Il volpone: differenze tra le versioni

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== Trama ==
 
[[File:Film Il Volpone 1988 Eleonora Giorgi.JPG|thumb|left|[[Eleonora Giorgi]] con [[Enrico Montesano]] in una scena]]
Il ricco armatore Ugo Maria Volpone vive in una splendida villa di [[Santa Margherita Ligure]]. Attorno all'uomo volteggiano tre avidi amici: Raffaele Voltore, anch'egli armatore, Ciro Corvino, marito del sindaco della cittadina, ed Ernesto Corbaccio, concessionario di automobili. Costoro, con le rispettive consorti, sono da sempre intenti a blandire l'anziano Volpone nella speranza di conseguirne la ricchissima eredità. Ma Volpone sa il fatto suo e si diverte perfidamente a beffeggiarli e umiliarli. Il magnate si è inoltre dotato di una servitù che si presta a lavorare quasi gratis, dietro promessa di un ingente lascito.
[[File:Film Il Volpone 1988 Eleonora Giorgi.JPG|thumb|left|Montesano ed [[Eleonora Giorgi]] con [[Enrico Montesano]] in una scena]]
 
Cerca però un cameriere e ne ha già licenziati cinque in due settimane. Con l'arrivo dell'astuto Bartolomeo Mosca, inizia fra costui e l'armatore una stretta collaborazione in danno dei tre sedicenti amici, vessati fino all'esasperazione. Istigato da Mosca, Volpone pretende da loro, in cambio della tacita promessa di eredità e fingendosi in punto di morte, sacrifici sempre maggiori: la ''Luisa Sanfelice'', ammiraglia della flotta di Voltore, che il suocero di questo gli aveva soffiato in un'asta anni prima; una [[Maserati]] storica, costata un miliardo e mezzo; e infine una "notte d'amore" con il sindaco della cittadina Francesca Corvino, moglie di Ciro.
[[File:Film Il Volpone 1988 Sabrina Ferilli.JPG|thumb|left|upright|[[Sabrina Ferilli]] in una scena]]
 
Nella loro astuzia, padrone e cameriere stringono un legame sempre più forte e l'ammirazione dell'armatore verso gli scherzi ideati del cameriere si trasforma in amicizia e fiducia. I due hanno utilizzato un [[bunker]] segreto scavato sotto la villa per permettere a Volpone di ridere dell'avidità e dei sacrifici dei tre amici interessati finiti nei tranelli, spiandoli con una telecamera nascosta. Ma la burla finale, che è la lettura del testamento, che lascia la "proprietà indivisa" dell'armatore unicamente al fedele cameriere, con la disperazione degli esclusi, riserva un colpo di scena ulteriore.