Parteciparono anche alle campagne russe e fu loro permesso di collezionare ''[[yasaq]]'' (tributi) da due [[volost]] (distretti) [[Chanty]]. Quando poi il loro apporto non fu più necessario, la Russia eliminò questi privilegi.
Tra il [[XVII secolo|XVII]] e il [[XIX secolo]], vi furono vari tentativi di introdurre il [[Cristianesimo]], ma lo [[stile di vita]] degli ostiachi non subì reali cambiamenti. Solo nella seconda metà del [[XIX secolo]] cominciarono ad accettare le leggi governative. Durante il periodo [[Unione Sovietica|sovietico]] gli Ostiachi furono uno dei pochi [[popoli indigeni]] della Siberia a cui fu concesso una propria [[autonomia (politica)|autonomia]] tramite l'[[istituzione]] di un [[Circondari autonomi della Russia|okrug]] (circondario autonomo). Negli [[anni 1930|anni trenta]] i sovietici cominciarono quindi le [[collettivizzazione|collettivizzazioni]] delle terre. In questo contesto furono eliminati i kulak (capitribù) e gli [[sciamano|sciamani]] dei [[villaggio|villaggi]]. Quando poi i [[bambini]] furono costretti a frequentare le [[scuola|scuole]] di stato russe, ci fu una [[rivolta]] generale chiamata la [[ribellione di Kazym]] (piccola cittadina del circondario autonomo dei Chanty-Mansi).
Dopo la fine dell'[[era (tempo)|era]] [[stalin]]iana, il processo di collettivizzazione subì una frenata. L'autonomia ha giocato un ruolo prevalente per la conservazione della [[cultura]] e del [[linguaggio]] ostiaco.
A livello [[antropologia|antropologico]], gli Ostiachi sono rappresentanti della [[razza]] dei [[popoli uralici]]. La maggior parte delle loro caratteristiche fisiche rispecchiarispecchiano, infatti, laquelle razzadei [[mongoli|mongola]] (soprattutto nella regione di [[Berjozovo]]). Sono di solito bassi di [[statura]] (l'[[Statura|altezza]] media per gli uomini è di appena 158 [[centimetro|cm]], mentre per le donne è di 146 cm). IlI colorecolori degli occhi predominantepredominanti èsono ilscuri castano,e anche i capelli sono scuri, quasi sempre neriscuri.
