Conclave del 1565-1566: differenze tra le versioni

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Alla morte di [[Papa Pio IV|Pio IV]] la situazione politica generale si presentava relativamente equilibrata, lasciando presagire un [[conclave]] privo di ingerenze da parte delle potenze europee. Come non mancava di rilevare nelle sue relazioni l'ambasciatore [[Repubblica di Venezia|veneziano]] presso la [[Santa Sede]], Giacomo Soranzo, la [[Regno di Francia|Francia]] governata da [[Caterina de' Medici]] (in reggenza del figlio quindicenne [[Carlo IX di Francia|Carlo IX]]), già impegnata a fronteggiare i conflitti religiosi interni, non aveva tempo materiale per preoccuparsi delle questioni italiane. Similmente [[Massimiliano II d'Asburgo]] imperatore, si mostrava sostanzialmente disinteressato alla successione del pontefice defunto.
 
Inusuale protagonista di questa situazione si rivelò il [[Sovrani di Toscana|duca di Toscana]] [[Cosimo I de' Medici]] che, intenzionato ad attirarsi il favore dei governi di [[Spagna degli Asburgo|Spagna]] e del [[Sacro Romano Impero]], scrisse il 14 dicembre una lettera a Massimiliano II fornendogli informazioni sulle posizioni dei cardinali e indicando come "soggetti [[Papabile|papabili]]" l'''Alessandrino'' ([[Papa Pio V|Ghislieri]]), [[Papa Gregorio XIII|Boncompagni]], ''Reims'' ([[Jean Suau|Suau)]]), [[Guglielmo Sirleto|Sirleto]], [[Ludovico Simonetta|Simonetta]], ''Trani'' ([[Gianbernardino Scotti|Scotti]]) e ''Aracoeli'' ([[Clemente d'Olera|d'Olera]]).
 
Analogamente, il 21 dicembre, l'ambasciatore spagnolo [[Luis de Zúñiga y Requesens|Luis de Requesens y Zúñiga]] recapitava al [[cardinale della corona]] [[Francisco Pacheco de Villena|Pacheco de Villena]] il favore espresso da [[Filippo II di Spagna|Filippo II]] nei confronti dei cardinali Ghislieri e [[Giovanni Gerolamo Morone|Morone]], unito alla preoccupazione per una possibile elezione del cardinale [[Alessandro Farnese il Giovane|Farnese]], avverso alla Spagna per l'uccisione del padre [[Pier Luigi Farnese|Pier Luigi]], voluta da [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] nel [[1547]].
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Sin dalle prime ore della clausura fu chiara la frammentazione dei cardinali in diverse fazioni originatesi per la prima volta non solo su base politica (gruppo dei Fiorentini, dei Veneziani, dei Mantovani), ma anche e soprattutto su base dottrinale. Si delinearono infatti due schieramenti che vedevano contrapporsi i cardinali creati da [[Papa Paolo IV|Paolo IV]] e le cosiddette "creature" di [[Papa Pio IV|Pio IV]], cioè due gruppi corrispondenti a due differenti concezioni della [[Controriforma]]: il primo fondato sulla centralità dell'[[Inquisizione]], il secondo {{chiarire|più moderato}}.
 
In questa situazione di stallo [[Carlo Borromeo]] e [[Alessandro Farnese il Giovane|Alessandro Farnese]] si imposero come principali manovratori del conclave, convergendo in un primo momento i voti sulla candidatura di [[Giovanni Gerolamo Morone|Giovanni Gerolamo Morone]]. Ben presto, però, il Farnese, che aveva molti più contatti con i cardinali che il giovane [[Arcidiocesi di Milano|arcivescovo di Milano]], raccogliendo l'opposizione dei filo-francesi, tra cui il sedicenne cardinale [[Ferdinando I de' Medici|Ferdinando de' Medici]] e [[Ippolito II d'Este]], prese le distanze dal nome del Morone, forse anche per non veder tramontate le proprie ambizioni al papato.
 
La notte del 23 dicembre il Borromeo tentò di rilanciare, mediante visite personali ai cardinali, la candidatura del Morone, che avrebbe avuto l'appoggio di [[Massimiliano II d'Asburgo|Massimiliano II]] e di Firenze. Al primo scrutinio il Morone ottenne pertanto 29 voti, quota ancora lontana dai 34 richiesti per l'elezione. Vista sfumare questa prima candidatura, il Borromeo, data l'assenza del Boncompagni, ripiegò sul cardinale [[Guglielmo Sirleto]], suo antico maestro. Nel frattempo, però, il Farnese aveva ottenuto il sostegno di una larga maggioranza del collegio cardinalizio, raggiungendo 30 voti nel secondo scrutinio.
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* 4 cardinali: {{sort|[[File:Bandera de Nápoles - Trastámara.svg|20px]]}} [[Regno di Napoli]]
* 3 cardinali: {{sort|[[File:Flag of Genoa.svg|20px]]}} [[Repubblica di Genova]]
* 2 cardinali: {{sort|[[File:Flag of the Duchy of Parma.svg|20px]]}} [[Ducato di Parma e Piacenza]], {{sort|[[File:Savoie flag.svg|20px]]}} [[Ducato di Savoia]], {{sort|[[File:Flag of Trento.png|20px]]}} [[Principato vescovile di Trento|Principato vescovile di Trento,]], {{sort|[[File:Ducado de Modena (antes de 1830).svg|20px]]}} [[Ducato di Ferrara]]
* 1 cardinale: {{sort|[[File:Flag of Montferrat.svg|20px]]}} [[Marchesato del Monferrato]], {{sort|[[File:Missing flag.png|20px]]}} [[Ducato di Urbino]], {{sort|[[File:Missing flag.png|20px]]}} [[Ducato di Guastalla|Contea di Guastalla]], {{sort|[[File:Bandiera del Regno di Sicilia 4.svg|20px]]}} [[Regno di Sicilia]]
Totale: 55 cardinali (78% del Sacro Collegio)