Flavio Dalmazio (console 333): differenze tra le versioni
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'''Flavio Dalmazio''' (Latino: ''Flavius Dalmatius''; m. [[337]]) fu un membro della [[dinastia costantiniana]], [[console (storia romana)|console]] e [[Censore (storia romana)|censore]] nel [[333]].
Dalmazio era il figlio di [[Costanzo Cloro]] e di [[Flavia Massimiana Teodora]], fratello di [[Giulio Costanzo]] e Annibaliano e fratellastro dell'[[imperatori romani|imperatore romano]] [[Costantino I]].
Dalmazio passò la propria giovinezza a [[Tolosa]]; è probabile che anche i suoi due figli, [[Flavio Dalmazio (cesare)|Flavio Dalmazio]] e [[Annibaliano]] siano nati nella città [[gallia|gallica]]. A metà degli [[anni 320]], Dalmazio tornò a [[Costantinopoli]], alla corte di Costantino. Nel
Ad [[Antiochia]] Flavio ebbe la respononsabilità della sicurezza dei confini orientali dell'impero. Durante questo periodo esaminò il caso di [[Sant'Atanasio|Atanasio di Alessandria]], oppositore dell'[[Arianesimo]], accusato dell'omicidio di [[Arsenio]]. Nel [[334]] Dalmazio soppresse la rivolta di [[Calocaerus]], che si era proclamato imperatore a Cipro, mentre l'anno seguente mandò alcuni soldati al [[Concilio di Tiro]] per salvare la vita di Atanasio.
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{{s-dopo | dopo=[[Flavio Optato]],<br/> [[Amnio Manio Cesonio Nicomaco Anicio Paolino]]}}
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[[Categoria:Dinastia costantiniana|Dalmazio]]
[[Categoria:Consoli imperiali romani|Dalmazio, Flavio]]
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