Aton: differenze tra le versioni

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== Declino del culto di Aton e la Restaurazione ==
[[File:Tutanchamon (js) 3detalle.jpg|thumb|left|Aton come rappresentato sullo schienale del trono di [[Tutankhamon]]]]
Il declino del culto di Aton iniziò verosimilmente quando ancora Akhenaton era in vita<ref name="Watterson.145" />. Oltre alla situazione religiosa cui si opponeva la potente classe sacerdotale di Amon, anche sotto il profilo politico ed economico le condizioni del Paese si presentavano critiche. La classe militare, infatti, da tempo esautorata dai suoi compiti per il lungo periodo di inazione derivante dalla politica di pace del re, premeva a sua volta per un ritorno alle antiche divinità e sotto il profilo economico, con la chiusura dei templi, era venuto a mancare uno degli anelli redistributivi essenziali della ricchezza e dei beni.
Alla morte di Akhenaton, intorno all’anno diciassettesimo di regno, salì al trono un re effimero e misterioso di cui restano minime tracce, [[Smenkhara]], forse fratello di Akhenaton, forse figlio di costui<ref>{{cita|Dodson 2000|p. 105}}.</ref>, forse appartenente alla dinastia reale<ref>{{cita|Cimmino 2003|p. 267}}.</ref>, da alcuni identificato con la stessa Nefertiti per la corrispondenza di alcuni tratti del nome [[Ankhtkheperura|Ankhtkheperura Neferneferuaton]]. Regnò verosimilmente per un periodo brevissimo, forse inferiore all'anno, e fu seguito dal giovanissimo Tutankhaton forse di nove anni. Costui, per il quale regnò un consiglio di reggenza per alcuni anni, modificò la parte teofora del proprio nome in Tutankh-Amon (ovvero ''Immagine vivente di Amon'')e, nell'anno quarto di regno, fece realizzare la [[Stele della restaurazione]] con cui venivano ripristinati gli antichi culti decretando così la scomparsa definitiva del culto di Aton.