Storia del Portogallo: differenze tra le versioni

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Il 1º novembre [[1755]] Lisbona venne gravemente devastata da un [[Terremoto di Lisbona del 1755|terremoto]] di magnitudo 9. La città venne rasa al suolo dal terremoto e dal conseguente [[tsunami]]. Dopodiché divampò anche un incendio. Sebastião de Melo fortunatamente riuscì a sopravvivere al disastro e immediatamente si impegnò a ricostruire la città.
 
Nonostante la calamità, a Lisbona non scoppiò alcuna epidemia e in meno di un anno la città venne ricostruita. Il nuovo centro della città di Lisbona venne costruito per resistere ad altri terremoti. De Melo diede contributi importanti allo studio della [[sismologia]].
 
Dopo il terremoto, re Giuseppe I diede ulteriori poteri al suo Primo ministro, così Sebastião de Melo stava diventando un potente dittatore. Con la crescita dei suoi poteri, i suoi nemici personali aumentarono di numero e le liti con l'alta nobiltà diventarono sempre più frequenti. Nel [[1758]] il re venne ferito in un attentato. La famiglia Tavora e il Duca di Aveiro erano implicati nel complotto, vennero giustiziati dopo un processo veloce. Intanto i Gesuiti vennero espulsi dal Portogallo e le loro proprietà furono confiscate. Sebastião de Melo non dimostrava nessuna misericordia e arrivò a perseguire ogni persona, compresi anche le donne e i bambini. Questo fu il colpo che ruppe lo strapotere dell'aristocrazia e che assicurò la vittoria del Primo Ministro contro i suoi nemici. Dopo la rapida risoluzione, nel [[1759]] Giuseppe I intitolò il suo ministro come "conte di Oeiras".
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Dopo la sconfitta degli assolutisti, la politica portoghese dell'[[secolo XIX|Ottocento]] fu marcata dalle idee liberali, sebbene non si raggiunse mai la tranquillità desiderata. I liberali portoghesi erano un gruppo eterogeneo e si divisero subito in due Raggruppamenti principali: moderati e progressisti. I primi furono denominati "cartisti" perché volevano imporre la costituzione del 1826, mentre i secondi furono chiamati "settembristi" perché volevano proporre la costituzione del [[1821]]. La regina Maria era favorevole al gruppo cartista, consegnando il potere a [[Costa Cabral]], il quale governò il paese in forma dittatoriale, generando molto scontento nel paese, per cui scoppiò una guerra civile e la regina fu costretta a chiamare al governo i settembristi.
 
Nel [[1836]] la Regina Maria si sposò con il principe [[Ferdinando II del Portogallo|Ferndinando II di Sassonia-Coburgo-Gotha-Kohary]], della [[Casata di Wettin|Dinastia di Wettin]]. ÉÈ 'stata fondata la [[Casato di Braganza-Sassonia-Coburgo-Gotha|Casa di Braganza-Sassonia-Coburgo-Gotha]]. Nel [[1853]] Maria morì dando alla luce il suo undicesimo figlio. Il successore di Maria doveva essere il figlio [[Pietro V del Portogallo|Pietro V]], ma al momento della morte della madre era ancora minorenne, così il padre [[Ferdinando II del Portogallo|Ferdinando]] assunse la reggenza. Nel [[1855]] Pietro divenne maggiorenne e prese le redini del regno. Iniziò un lungo periodo di stabilità politica ed economica, sotto il regime della monarchia costituzionale. Nonostante la pace sociale, la modernizzazione economica fu molto più lenta in Portogallo rispetto agli altri paesi europei. Dopo la crisi politica del [[1868]]-[[1872|72]] che coincise con il [[Sessennio democratico]] spagnolo, il sistema politico tornò alla stabilità e si sperimentò il modello della rotazione dei partiti detto "''rotativismo''", nel quale le due forze politiche principali, i conservatori e i progressisti, si alternavano al potere. Negli anni [[anni 1880|Ottanta]] fu concesso il diritto di voto a tutti i capifamiglia.
 
Nel [[1890]] il governo britannico fece un [[ultimatum]] al Portogallo, con il quale veniva obbligato a ritirare le forze militari nei territori africani tra il [[Mozambico]] e l'[[Angola]]. Questa zona, corrispondente agli attuali [[Zambia]] e [[Zimbabwe]], veniva rivendicata dal Portogallo, ma cozzava con i progetti britannici di creare un collegamento ferroviario tra [[il Cairo]] e [[Città del Capo]]. Questo incidente diplomatico portò a una serie di proteste, provocando la caduta del governo portoghese.