Specchio ustorio: differenze tra le versioni

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[[File:Specchi di Archimede.svg|thumb|Ipotesi sugli specchi]]Nel corso della storia, molti scienziati si sono interessati agli antichi specchi ustori. Secondo recenti ritrovamenti in [[Svezia]] il popolo dei vichinghi possedeva delle lenti per concentrare i raggi solari.{{Citazione necessaria}}
 
[[Leonardo]], ad esempio, cercò, invano, di utilizzare specchi per fondere il [[bronzo]] di alcune statue commissionategli. Ma prima di lui [[Giovanni da Fontana]] lasciò testimonianze sull'argomento. Anche [[Galileo Galilei|Galileo]] ne accennò. [[Bonaventura Cavalieri]] intitolò ''Lo specchio ustorio'' il suo trattatello sulle coniche, nel quale propose una sua ricostruzione dell'ordigno di [[Archimede]], che avrebbe usato due specchi parabolici.
 
Nel [[XVIII secolo|Settecento]] [[Georges-Louis Leclerc di Buffon|Georges-Louis Leclerc, conte di Buffon]], tentò di ripetere l'esperienza degli specchi ustori costruendo un modello composto da 148 specchi piani costituenti approssimativamente un paraboloide. La struttura era dotata di leverismi in grado di spostare il [[fuoco]] adattandolo alla posizione assunta dal bersaglio. L'esperienza di Buffon ebbe il risultato di concentrare la luce del sole sino a fondere del [[piombo]] e dello [[Stagno (elemento)|stagno]], ma non dimostrò né replicò l'evento "storico" delle navi incendiate.