Vera Lombardi: differenze tra le versioni

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Nel 1945 si iscrisse al PSIUP (denominazione presa dal [[Partito Socialista Italiano]] dopo la fusione con il [[Movimento di Unità Proletaria]]) e fece parte del direttivo della federazione napoletana. Fece parte di ''Iniziativa socialista'', corrente europeista e critica dello [[stalinismo]]. Dopo la scissione all'interno del partito socialista del 1947, aderì al Partito Socialista dei Lavoratori Italiani (dal 1952 [[Partito Socialista Democratico Italiano|PSDI]]) di [[Giuseppe Saragat]]<ref name=":0" /> venendo nominata alla direzione nazionale ma dal quale, delusa, uscì poco dopo il congresso nazionale di Napoli del 1948, critica rispetto alla linea maggioritaria filogovernativa.<ref name=":1" /> Successivamente aderì al Movimento dei lavoratori italiani, poi [[Unione Socialista Indipendente]], di cui facevano parte fra gli altri [[Lucio Libertini]], [[Valdo Magnani]] e [[Aldo Cucchi]].
 
Rientrata nel PSI con la confluenza in esso dell'Unione Socialista Indipendente, abbandonò il partito dopo il Congresso nazionale [[PSI-PSDI Unificati|PSI-PSDI uificati]] del 1968.<ref name=":1" /> NelDopo 1987,il dopocongresso unsi lungo periodo di lontananzaallontanò dalla politica istituzionale nelattiva quale si dedicòdedicandosi principalmente al lavoro pressoper l'[[Istituto campano per la storia della Resistenza]], di cui fu socia fondatrice, che diresse dal 1969 al 1977, durante la presidenza di [[Pasquale Schiano]], assumendone infine la presidenza dal 1977.<ref name=":2" /> Nello stesso periodo partecipò ad iniziative di impegno civile e culturale al di fuori dell'Istituto, contribuendo alla fondazione dell'<nowiki/>''Associazione Risveglio Napoli'' Nel 1987, dopo un lungo periodo di lontananza dalla politica istituzionale nel quale si dedicò principalmente al lavoro presso , partecipò alle elezioni amministrative come capolista per [[Democrazia Proletaria]], venendo eletta nel giugno al consiglio comunale e assumendo il ruolo di presidente della commissione cultura. All'inizio degli anni settanta fondò l'''Associazione'' ''Risveglio Napoli'' nella quale [...]. È stata presidente dell'Istituto campano per la storia della Resistenza che, alla sua morte nel 1995, le fu intitolato.<ref name=":02" /><ref>{{Cita web|url=http://www.istitutocampanoresistenza.it/storia-dellistituto/|titolo=Storia dell'Istituto Campano per la Storia della Resistenza|sito=www.istitutocampanoresistenza.it|accesso=2016-11-09}}</ref>
 
== Opere ==