Questione settentrionale: differenze tra le versioni

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'''Questione settentrionale''' è unaun locuzionetermine utilizzatautilizzato delnel recente dibattito politico italiano dalla{{Citazione finenecessaria|(che delnon ha ancora avuto un vero riconoscimento accademico come la ben nota e contrapposta [[XXquestione secolomeridionale]], ) per identificare le problematiche sociopolitiche correlate con la presunta condizione di disagio delle regioni del [[nordSettentrione d'Italia]] nei confronti delle politiche seguite per decenni dal governo italiano nella seconda parte del [[XX secolo]]}}.<br />
{{NN|voci comuni|novembre 2014}}
Secondo Alfredo Canavero la questione settentrionale sarebbe stata presente sin dalla fondazione del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], in quanto egli ritiene che ad «un Settentrione attivo, progredito ed operoso contrapposto a Roma capitale e ad un meridione parassitario, arretrato e indolente, il Nord ha sempre rivendicato una propria peculiarità (e una propria superiorità) rispetto al Sud»<ref name="ceuropa">[http://www.caffeeuropa.it/attualita03/157settanta-canavero.html caffeeuropa.it: "La questione settentrionale" (Alfredo Canavero)]</ref>.<br />
'''Questione settentrionale''' è una locuzione utilizzata del dibattito politico italiano dalla fine del [[XX secolo]], per identificare le problematiche sociopolitiche correlate con la presunta condizione di disagio delle regioni del [[nord Italia]] nei confronti delle politiche seguite per decenni dal governo italiano nella seconda parte del secolo.
Tali correnti di pensiero hanno trovato risonanza e rappresentazione nel movimento politico [[Lega Nord]], {{cn|ma hanno suscitato attenzione e riconoscimento anche in un altro partito}}<ref>[http://www.partitodemocratico.it/dettaglio/46762/il_pd_affrontera_la_questione_settentrionale Partito Democratico: "Il Pd affronterà la questione settentrionale" (2008)]</ref> che ha dimostrato sensibilità verso una certa autonomia, soprattutto economica, del [[Nord Italia]] (ad esempio con il [[federalismo fiscale]]).
 
==Cenni storici==
{{Citazione necessaria|La locuzione che non ha ancora avuto un vero riconoscimento accademico come la ben nota e contrapposta [[questione meridionale]]}}.
{{F|politica|arg2=storia|aprile 2016|le note ci sono, ma non contengono fonti, salvo il Corriere che testimonia il disaccordo ad un certo punto fra Bossi e Miglio, vicenda minimale relativamente ai contenuti della sezione}}
 
== Storia ==
La cosiddetta ''questione settentrionale'' vede un antecedente nelle posizioni di alcuni pensatori dell'Ottocento:
[[Cesare Correnti]] nel [[1860]] sul quotidiano "[[La Perseveranza]]", scrisse l'articolo ''Finis Longobardiae'' che viene indicato da alcuni come precursore di tale tematica<ref name="ceuropa" />. Si sviluppò poi, soprattutto in Lombardia, una posizione in difesa delle istituzioni amministrative autonome locali<ref>Ne furono espressione - ad esempio - i risultati della [[Commissione Giulini]] che sancì l'annessione di nuovi territori lombardi al Piemonte di Vittorio Emanuele, mantenendo separati gli ordinamenti amministrativi delle due regioni, lasciando che in Lombardia continuassero a sussistere una parte delle istituzioni austriache esistenti.</ref> in cui lo "Stato di Milano" veniva opposto ad una gestione centralistica del Paese<ref>La scuola ''lombarda'' (tra i repubblicani [[Carlo Cattaneo]]) era tradizionalmente su posizioni ''federaliste'' mentre la soluzione di un forte governo centrale trovò fautori proprio tra i politici di un'altra regione settentrionale: il Piemonte.</ref>.
 
Dalla fine dell'[[XIX secolo]]Ottocento e per tutto il Novecento vi fu, secondo questo tipo di visione, una ricorrente contrapposizione, effettiva o ''di maniera'' tra un Settentrione aperto alle attività industriali e un Meridione passivo.
 
Il collegamento tra questo filone storico e la sua successiva reincarnazione politica fu legato alla figura di [[Gianfranco Miglio]], professore universitario di [[Scienza della politica]] e che per alcuni anni fu punto di riferimento non solo nel mondo culturale<ref>In un primo tempo il dibattito fu soprattutto culturale e trovò espressione nel testo ''Le contraddizioni dello Stato unitario'' (in Miglio – Benvenuti, ''L'unificazione amministrativa e i suoi protagonisti'', Publicaziun ISAP, Neri Pozza, Vicenza, 1969)</ref>, ma anche all'interno della Lega Nord, fino a quando le visioni di Bossi non entrarono in conflitto con le idee di Miglio<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1994/giugno/12/Miglio_Bossi_non_federalista_attenti_co_0_94061215581.shtml Corriere.it: "Miglio: Bossi non è federalista e attenti a quelle ''speronate''" (1994)]</ref>.
 
===Lo sviluppo negli anni novanta===
Negli anni '90 del [[XX secolo]] la questione settentrionale passò da dibattito culturale a rivendicazione politica. I punti cardine della ''questione settentrionale'' in questo senso sono riassumibili in una maggiore indipendenza della cosiddetta [[Padania]] dalle regioni centro-meridionali, accusate di essere un peso per la parte produttiva del paese. {{Citazione necessaria|[[Umberto Bossi]] dichiarò più volte che se l'Italia del nord fosse stata divisa dal sud sarebbe riuscita a rispettare i [[Parametri di Maastricht]] richiesti e partecipare a pieno titolo all'[[Unione europea]] (soddisfacendo in breve tempo i parametri economici), sarebbe dotata di infrastrutture migliori in quanto il denaro pubblico non sarebbe stato sprecato nella [[Cassa del Mezzogiorno]] in opere e appalti fagocitati dalla [[criminalità organizzata]].}}
Negli anni '90 la questione settentrionale passò da dibattito culturale a rivendicazione politica.<br />
 
Negli anni '90 del [[XX secolo]] la questione settentrionale passò da dibattito culturale a rivendicazione politica. I punti cardine della ''questione settentrionale'' in questo senso sono riassumibili in una maggiore indipendenza della cosiddetta [[Padania]] dalle regioni centro-meridionali, accusate di essere un peso per la parte produttiva del paese. {{Citazione necessaria|[[Umberto Bossi]] dichiarò più volte che se l'Italia del nord fosse stata divisa dal sud sarebbe riuscita a rispettare i [[Parametri di Maastricht]] richiesti e partecipare a pieno titolo all'[[Unione europea]] (soddisfacendo in breve tempo i parametri economici), sarebbe dotata di infrastrutture migliori in quanto il denaro pubblico non sarebbe stato sprecato nella [[Cassa del Mezzogiorno]] in opere e appalti fagocitati dalla [[criminalità organizzata]].}}
== Le argomentazioni ==
Secondo Alfredo Canavero la questione settentrionale sarebbe stata presente sin dalla fondazione del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], in quanto egli ritiene che ad «un Settentrione attivo, progredito ed operoso contrapposto a Roma capitale e ad un meridione parassitario, arretrato e indolente, il Nord ha sempre rivendicato una propria peculiarità (e una propria superiorità) rispetto al Sud»<ref name="ceuropa">[http://www.caffeeuropa.it/attualita03/157settanta-canavero.html caffeeuropa.it: "La questione settentrionale" (Alfredo Canavero)]</ref>.<br />
Tali correnti di pensiero hanno trovato risonanza e rappresentazione nel movimento politico [[Lega Nord]], {{cn|ma hanno suscitato attenzione e riconoscimento anche in un altro partito}}<ref>[http://www.partitodemocratico.it/dettaglio/46762/il_pd_affrontera_la_questione_settentrionale Partito Democratico: "Il Pd affronterà la questione settentrionale" (2008)]</ref> che ha dimostrato sensibilità verso una certa autonomia, soprattutto economica, del [[Nord Italia]] (ad esempio con il [[federalismo fiscale]]).
 
===La ripresa del dibattito===
Alcuni editorialisti accademici rimasero scettici sulla vera fondatezza della "questione settentrionale" mentre altri, anche al di fuori dell'Italia, contribuirono ad alimentare il dibattito riconoscendo tale questione<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2010/gennaio/26/Ricolfi_attenti_Gattopardo_fara_boccone_co_9_100126031.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*/http://archiviostorico.corriere.it/2010/gennaio/26/Ricolfi_attenti_Gattopardo_fara_boccone_co_9_100126031.shtml|editore=milano.corriere.it|accesso=6-7-2010|titolo=Ricolfi: attenti il Gattopardo si farà un boccone del federalismo|data=26-1-2010}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/economia/2010/04/30/news/economist-3728544|editore=la Repubblica|accesso=6-7-2010|titolo=Il nord Europa con Francia e Germania, Roma e il sud vadano con la Grecia|data=30-4-2010}}</ref>.
 
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==Voci correlate==
*[[Indipendentismo padano]]
*[[Lega Nord]]
*[[Questione meridionale]]
*[[Unità d'Italia]]
 
{{portale|politica|storia d'Italia}}