Limitanei: differenze tra le versioni

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Secondo la ''[[Notitia Dignitatum]]'' (inizi V secolo), nelle province dell'Impero romano d'Oriente erano stazionate 336 guarnigioni di frontiera (reggimenti di ''limitanei''), così suddivisi:<ref>{{cita|Zuckerman|pp. 155-156.}}</ref>
*104 a difesa delle quattro province lungo il Danubio (Mesia I, Mesia II, Dacia Ripuaria, Scizia), minacciate soprattutto da popoli come [[Goti]] (IV secolo), [[Unni]] (V secolo), [[Slavi]] e [[Avari]] (VI secolo).
*62 a difesa delle province sulla [[limes orientale|frontiera con la [[Sasanidi|Persia]], ovvero [[Armenia (provincia romana)|Armenia]], [[Mesopotamia (provincia romana)|Mesopotamia]] e [[Osroene]].
*95 a difesa delle province siriane ([[Siria (provincia romana)|Siria]], [[Fenicia]], [[Arabia (provincia romana)|Arabia]] e [[Giudea (provincia romana)|Palestina]]) esposte soprattutto ai saccheggi e alle scorrerie dei [[Lakhmidi]], una tribù araba vassalla e alleata dei [[Sasanidi|Persiani]].
*75 unità a difesa delle province di [[Egitto (provincia romana)|Egitto]] e [[Tebaide (Egitto)|Tebaide]], minacciate dalle incursioni dei [[Blemmi]].
 
Nelle fonti del V e del VI secolo risulta che i ''limitanei'' coltivassero terreni concessi dallo stato e in genere esenti da tasse. Per lungo tempo si era ritenuto che la concessione di terreni da coltivare alle truppe di frontiera risalisse addirittura all'Imperatore [[Alessandro Severo]] (222-235), sulla base di un passo della ''[[Historia Augusta]]''; in seguito, però, la ''Historia Augusta'' ha perso credibilità agli occhi degli studiosi in quanto si è scoperto essere un falso storico, e si preferisce dare rilevanza alle altre fonti, che attestano la concessione di terre da coltivare ai ''limitanei'' solo a partire dal V secolo.<ref>{{cita|Zuckerman|pp. 165-166.}}</ref>