Castello di Chenonceau: differenze tra le versioni
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Il '''castello di Chenonceau
== Storia ==
In origine nella tenuta sede dell'attuale castello si trovava un maniero che fu bruciato dalle truppe reali nel [[1411]] per punire il proprietario, Jean Marques, accusato di una cospirazione. Nel [[1430]] Marques ricostruì il castello insieme ad un mulino fortificato ma il suo erede, fortemente
Alla morte di
Il suo successore, [[Enrico II di Francia|Enrico II]], offrì il castello in dono alla sua amante, [[Diana
[[File:Chenonceau2-20050320.jpg|thumb|sinistra|Il castello e il fiume Cher]]
Dopo la morte di Enrico II la vedova, [[Caterina de' Medici]], fece di tutto per scacciare Diane dal castello forzandola ad accettare lo scambio con il [[castello di Chaumont]]. Caterina de Medici ne fece la sua residenza preferita aggiungendo altri giardini. Nel suo periodo da reggente di Francia spese ingenti somme per il castello e per organizzarvi feste e intrattenimenti. Nel [[1560]], in occasione dell'ascesa al trono di suo figlio [[Francesco II di Francia|Francesco II]], vi organizzò il primo spettacolo pirotecnico mai visto nel paese.
Nel [[1589]], alla morte di Caterina de' Medici il castello andò alla nuora, [[Luisa di Lorena]], moglie di [[Enrico III di Francia|re Enrico III]], questa apprese della morte del marito mentre risiedeva a Chenonceau, cadde in una profonda depressione, e trasformò il castello da luogo di feste in un luogo tetro e silenzioso.
Diventa proprietaria del castello Marguerite . Dopo la morte del marito iniziò dei lavori di ristrutturazione.il castello divenne proprietà della famiglia di industriali cioccolatai Menier.▼
Da Luisa di Lorena il castello fu ereditato da César di Vendôme e da sua moglie, Francesca di Lorena, duchessa di Vendôme, passò così il successivo secolo seguendo la linea ereditaria dei Valois.
Nel 1720 fu comprato dal [[Duca di Borbone]] che, poco alla volta, ne vendette i contenuti. Molte delle statue finirono a [[Versailles]]. La proprietà fu infine venduta a [[Claude Dupin]]. Sua moglie, figlia del finanziere Samuel Bernard e nonna di [[George Sand]], Madame Louise Dupin, riportò il castello, almeno in parte, agli antichi splendori intrattenendovi i leader dell'[[Illuminismo]]: [[Voltaire]], [[Montesquieu]], [[Georges-Louis Leclerc, Comte de Buffon|Buffon]], [[Bernard le Bovier de Fontenelle]], [[Pierre de Marivaux]] e [[Jean-Jacques Rousseau]].
Salvò il castello dalla distruzione da parte della [[Guardia rivoluzionaria]] durante la [[Rivoluzione francese]] in quanto essenziale per le comunicazioni, era infatti l'unico ponte sul fiume per diversi chilometri.
Nel [[1864]] divenne proprietaria del castello Marguerite moglie del chimico [[Théophile Pelouze]], che lo aveva comprato dagli eredi di Madame Dupin. Dopo la morte del marito Marguerite iniziò dei lavori di ristrutturazione che riportarono il castello all'aspetto che probabilmente aveva all'inizio del [[XVI secolo]]
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Durante la [[prima guerra mondiale]] il castello fu in parte usato come ospedale mentre durante la seconda guerra mondiale venne usato come via di fuga dalla zona di [[Vichy]] occupata dai [[Partito nazista|nazisti]].
Nel 1951 la famiglia Menier cominciò la ristrutturazione del castello e dei giardini, danneggiati da un'inondazione nel 1940.
==Galleria d'immagini==
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