Flavia Domitilla (figlia di Domitilla minore): differenze tra le versioni

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Sono molte le incertezze riguardanti l'identità (e la religione) di questo Bruttius.<ref>[https://books.google.it/books?id=U38fAgAAQBAJ&pg=PA593&lpg=PA593&dq=Chronicle+cited+Bruttius&source=bl&ots=uxIyX_bzY6&sig=9O8tMibqg93LzKa3SeVMgHU2ins&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwjhmqXQ7YnQAhWCJMAKHeZlA4AQ6AEIGjAA#v=onepage&q=Chronicle%20cited%20Bruttius&f=false T.J. Cornell, ''The Fragments of the Roman Historians'' (Oxford University Press 2013 ISBN 978-0-19927705-6), vol. 1, pp. 593–595]</ref>
 
[[Giorgio Sincello]] (morto dopo [[810]]), ripete il testo del ''Chronicon'' di Eusebio, e aggiunge che Flavio Clemente morì per Cristo, essendo così il primo a dire che questo console del primo secolo era cristiano.<ref>[https://books.google.it/books?id=8kKGT2bR9BcC&pg=PA200&dq=Syncellus+repeats&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=Syncellus%20repeats&f=false Peter Lampe, ''Christians at Rome in the First Two Centuries: From Paul to Valentinus'' (A&C Black 2006 ISBN 978-1-44111004-6), p. 200]</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=U38fAgAAQBAJ&pg=RA2-PA631&dq=only+Syncellus+claims&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=only%20Syncellus%20claims&f=false T.J. Cornell, ''The Fragments of the Roman Historians'' (Oxford University Press 2013),, vol. 1, p. 631]</ref> Nel citare Eusebio, Sincello divr che Domitilla era ἐξαδελφή de p Clemente, termine che può significare anche "cugina" e non solo, come Girolamo lo interpretò, "nipote".<ref>[https://books.google.it/books?id=UFa8vXmbRKUC&pg=PA130&dq=%22Domitilla+his+cousin%22&hl=en&sa=X&redir_esc=y#v=onepage&q=%22Domitilla%20his%20cousin%22&f=false John Granger Cook, ''Roman Attitudes Toward the Christians: From Claudius to Hadrian'' (Mohr Siebeck 2011 ISBN 978-3-16150954-4), p. 130]</ref>
 
Girolamo, nello scrivere della morte nel [[404]] di [[Paola romana]], dice che questa pia vedova, nel suo viaggio da Roma alla Terra Santa, fece scalo nell'isola di [[Ponza]], "celebre per l'esilio di Flavia Domitilla, la più illustre donna del suo tempo", e visitò "le cellule dove essa subì un lungo martirio".<ref>[http://remacle.org/bloodwolf/eglise/jerome/paula.htm Lettere di Girolamo 108, 7]</ref>
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La menzionata traslazione delle relíquie è stata organizzata nel 1597 con la massima solennità dal [[cardinale]] Baronio.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/nereo-e-achilleo-santi_(Enciclopedia-Italiana)/ Pio Franchi de' Cavalieri, "Nereo e Achilleo, santi" in ''Enciclopedia Italiana'' (1934)]</ref><ref>[https://books.google.it/books?id=_V7bAgAAQBAJ&pg=PA89&dq=sant%27adriano+relics+nereus&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwitycCP3MrPAhUrJsAKHW4qAlsQ6AEIGzAA#v=onepage&q=sant'adriano%20relics%20nereus&f=false Jetze Touber, ''Law, Medicine and Engineering in the Cult of the Saints in Counter-Reformation Rome: The Hagiographical Works of Antonio Gallonio, 1556-1605'' (BRILL 2014 ISBN 978-9-00426514-1), pp. 89–93]</ref>
 
Il decreto di promulgazione dell'edizione 2001 del ''[[Martirologio Romano]]'' dichiara: "Secondo quanto disposto dalla costituzione ''[[Sacrosanctum concilium]]'' del [[Concilio Vaticano II|Concilio ecumenico Vaticano II]] sulla sacra liturgia, affinchèaffinché “le passioni o vite dei santi siano riportate alla fedeltà storica” (art. 92 c), è necessario sottoporre al giudizio della disciplina storica e trattare con più diligenza rispetto al passato sia i nomi dei santi iscritti nel Martirologio sia i loro elogi".<ref>Decreto ''Victoriam paschalem Christi'' del 29 giugno 2001, pp. 5–6 del ''Martyrologium Romanum'' 2001; [http://www.paginecattoliche.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1124 versione italiana]</ref>
 
L'edizione attuale del ''Martirologio Romano'' dice nella data del 7 maggio: "A Roma, commemorazione di santa Domitilla, martire, figlia di sorella del console Flavio Clemente, che, accusata durante la persecuzione dell'imperatore Domiziano di negare gli dei pagani, a causa della sua testimonianza a Cristo, è stata relegata con altri all'isola di Ponza, e lì ha subito un lungo martirio.<ref>''Romae, commemoratio sanctae Domitillae, martyris, quae, filia sororis Flavii Clementis consulis, cum in persecutione Domitiani imperatoris accusata esset deos alienos negandi, ob testimonium Christi cum aliis in insulam Pontiam deportata, longum ibi martyrium duxit'': ''Martyrologium Romanum'' (Typis Vaticanis 2004 ISBN 978-88-209-7210-3), p. 274</ref>
 
Già nel 1969, éè stato rimosso dal [[Calendario romano generale]] il nome de Domitilla (inseritovi soltanto nel 1595), perché il suo culto non ha alcun fondamento nella tradizione.<ref>''[https://archive.org/details/CalendariumRomanum1969 Calendarium Romanum]'' (Typis Vaticanis 1969), p. 123 </ref> Perciò Domitilla non è più menzionata il 12 maggio, festa dei soldati martiri Nereo e Achilleo.
 
== Culto nella Chiesa ortodossa ==