Assedio di Costantinopoli (626): differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
→‎Conseguenze: Siamo nel VII secolo, non nel XV
ValterVBot (discussione | contributi)
m orfanizzo redirect -, replaced: Maurizio TiberioMaurizio
Riga 23:
== Sfondo ==
 
Nel [[602]] il centurione [[Foca (imperatore)|Foca]] rovesciò l'[[imperatore bizantino|imperatore]] [[Maurizio Tiberio(imperatore)|Maurizio]], facendo uccidere il vecchio imperatore, con tutta la sua famiglia, e stabilendo un regno di terrore e di incompetenza, che portò l'[[impero romano d'oriente]] all'anarchia. Egli fece perseguitare gli ebrei, portò l'impero in un periodo di grave crisi finanziaria, ma soprattutto diede il pretesto con la sua usurpazione all'Imperatore sasanide [[Cosroe II]] di attaccare l'impero, non riuscendo poi ad opporre un'adeguata resistenza agli invasori persiani; ben presto Armenia e Mesopotamia caddero in mano persiana. Ma le sorti della guerra erano destinate a cambiare, infatti nel [[610]] Foca fu rovesciato, dal figlio del potente [[Esarcato d'Africa|Esarca di Cartagine]], [[Eraclio il Vecchio]], [[Eraclio I]]. Il giovane Eraclio, era un [[generale bizantino|generale]] di incredibile energia, ma questa energia era limitata dalla ancora poca esperienza sul campo di battaglia. I primi anni di regno di Eraclio furono disastrosi, infatti i Persiani conquistarono Siria, Palestina ed Egitto, devastando l'[[Anatolia]]. I Persiani giunsero addirittura a [[Calcedonia]], a poche miglia da Costantinopoli. Per l'Impero la situazione sembrava disperata ma l'Imperatore non si diede per vinto e progettava la riscossa. Eraclio cambiò quindi l'assetto dell'[[esercito bizantino|esercito romano d'oriente]], tentando di rinvigorire i suoi ranghi con truppe fresche, e facendo ritirare i soldati dispersi in varie città dell'impero, in modo da poter organizzare una controffensiva. Tuttavia, nonostante la sua offensiva in [[Armenia]], Eraclio non fu in grado di fermare l'avanzata dei persiani, ed essi attraversarono l'Anatolia per poi stringere d'assedio Costantinopoli, difesa dal suo [[Patriarca di Costantinopoli|patriarca]], [[Sergio I (patriarca di Costantinopoli)|Sergio I]]; la capitale era attaccata per via terra dagli avari, e per via mare dai persiani, che si erano accampati in Calcedonia.
 
== Assedio ==
Riga 33:
== Conseguenze ==
 
Dopo aver liberato Costantinopoli dall'assedio, per l'Impero romano d'Oriente iniziò la riscossa: il generale [[Teodoro (generale)|Teodoro]] sconfisse l'esercito del generale persiano [[Shahin]], mentre Eraclio ricominciò l'offensiva in [[Mesopotamia]], riuscendo a sconfiggere un esercito persiano a [[Ninive]]. In seguito a questa vittoria, Eraclio, marciò verso [[Ctesifonte]], capitale dell'Impero sasanide, ormai in preda all'anarchia, ma non la poté conquistare.
 
Nel frattempo Cosroe II era stato assassinato e gli eserciti invasori persiani rimpatriarono, lasciando i territori che avevano occupato. I Sasanidi furono costretti a firmare una pace, che prevedeva il ripristino dei confini a com'erano prima della guerra e la sottomissione della Persia all'impero, segnata attraverso un forte pagamento di tributi, e con la clausola che lo Shahanshah persiano doveva assoggettarsi alla reggenza dell'imperatore bizantino. Questa fu l'ultima guerra tra Bizantini e Sasanidi, visto che pochi anni dopo la Persia fu invasa e conquistata dagli [[Arabi]], tanto che l'impero perse metà dei suoi territori a causa di questi ultimi.