Andrea Centurione Pietrasanta: differenze tra le versioni

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[[File:Lanterna di Genova-IMG 2503.JPG|thumb|left|La [[lanterna di Genova]], ricostruita nel 1543 per volere del doge Andrea Centurione Pietrasanta.]]
 
Figlio di Taddeo Centurione Pietrasanta, uno stimato e conosciuto medico del Collegio dei Medici di [[Genova]], e di Bartolomea Mariola, nacque nel capoluogo ligure intorno al [[1471]]. Dopo gli studi intraprese anch'egli la carriera professionale del padre.
 
Sposato con una certa Violante, di cui non si conosce a tutt'oggi il cognome del casato, Andrea Centurione Pietrasanta fu l'ultimo discendente diretto della famiglia Pietrasanta, iscritta all'Albergo dei [[Centurione (famiglia)|Centurione]] dopo la riforma governativa di [[Andrea Doria]], in quanto dalla donna non ebbe figli.
 
Dopo aver ricoperto diverse figure minori della vita pubblica fu dal [[1537]] nominato procuratore della Repubblica assieme a [[Giovanni Battista Lercari (1505-1592)|Giovanni Battista Lercari]], futuro doge nel biennio [[1563]]-[[1565]]. Il 4 gennaio [[1543]] succedette a [[Leonardo Cattaneo della Volta]] alla guida del potere dogale, la cinquantatreesima nella storia della repubblica genovese e l'ottava dopo la riforma biennale.
 
Tra le opere più importanti nel suo mandato vi è certamente la ricostruzione nel corso del [[1543]] della [[lanterna di Genova]], con finanziamenti del [[Banco di San Giorgio]], seriamente danneggiata dai colpi di [[bombarda (arma)|bombarda]] degli insorti genovesi contro l'invasione francese del [[1513]] durante il dogato di [[Ottaviano Fregoso]].
 
La sua carica terminò il 4 gennaio [[1545]] con la nomina del successore [[Giovanni Battista De Fornari]]. Morì a Genova poco dopo il dogato, nel corso del [[1546]]. Il suo corpo fu tumulato nella [[Chiesa di Sant'Agostino (Genova)|chiesa di Sant'Agostino]].
 
== Bibliografia ==