Architettura neogotica: differenze tra le versioni

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L''''architettura neogotica''' è la tendenza a riportare in vita lo stile [[architettura gotica|architettonico gotico]] che si è manifestata principalmente nel [[XVIII]] e [[XIX secolo]]<ref>N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, ''Dizionario di architettura'', Torino 1981, voce ''Neogotico''.</ref>
Il neogotico si affermò principalmente in [[Europa]] e in [[America settentrionale]], sviluppandosi accanto ad altre correnti come il [[Architettura neoclassica|neoclassicismo]].
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I puristi invece tornarono alla natura e non soltanto idealmente. Così nel [[1776]] [[Charles Ribart de Chamoust]] presenta al re [[Luigi XVI di Francia]] il suo ''L'Ordre François trouvé dans la Nature''. Nel suo saggio, Ribart propone un ''modo di costruire primitivo'', che fu certamente influenzato dalle teorie di [[Jean-Jacques Rousseau|Rousseau]] e di [[Marc-Antoine Laugier|Laugier]].<ref>J. Rykwert, cit., p.98</ref> In base al suo racconto, l'ordine ''quasi'' non è di sua invenzione, infatti a lui sarebbe capitato di imbattersi in una cosa che è ''implicita nella natura''.
Ma l'ordine è anche ''[[nazione|nazionale]]''. Quest'ultimo vocabolo era relativamente nuovo e, con l'intensificarsi della cultura [[eclettismo|eclettica]] nella seconda metà del [[settecento]], il concetto di ''nazionale'' andò via via assumendo il significato di ''non-classico''. L'''architettura nazionale'' nel contempo cominciò a connotarsi come: architettura auctotona, spontanea, naturale, contrapposta a quella straniera, importata, bizzarra<ref>J. Rykwert, cit., pp.98-99</ref>.
La teoria dell'origine naturale del gotico fu adottata più tardi anche dal geologo [[scozia|scozzese]] [[James Hall (1761-1832)|Sir James Hall]], il quale affermava che «''certe forme rustiche, che si discostano di molto dall'originale greco, potevano aver suggerito le forme gotiche''».<ref>James Hall, ''On the Origin of Gothic Architecture'', EdinburgoEdimburgo, 1797, p. 12</ref>
 
Questa teoria fu respinta dal filosofo tedesco [[Friedrich Schlegel]] secondo il quale «l'''architettura gotica si sviluppa da quella paleocristiana e romanica per opera dello spirito gotico''».
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* [[Fonthill Abbey]], la casa-abbazia progettata da [[James Wyatt]] alla fine del [[XVIII secolo|Settecento]]. L'eccentrica residenza, che in origine avrebbe dovuto essere una rovina, con tanto di resti di un chiostro, fu ampliata con la costruzione di una grande torre a pianta ottagonale, alta circa 85 metri, che però crollò nel [[1825]], adempiendo quindi al bizzarro disegno originale del suo committente;
* [[Palazzo di Westminster|Palazzo del Parlamento]], progettato da [[Charles Barry]], con l'ausilio, per la parte gotica, dei disegni di [[August Pugin]]; l'imponente costruzione inglobò anche la [[Westminster_HallWestminster Hall#Westminster_HallWestminster Hall|Westminster Hall]], costruzione effettivamente gotica dell'[[XI secolo]];
* [[Museo dell'Università di Oxford]], progettato e costruito a partire dal [[1850]] da [[Thomas Deane]] e [[Benjamin Woodward]]; elemento di spicco dell'intera costruzione è il salone interno, simile ad una navata di una [[cattedrale]] gotica, ma realizzato quasi completamente in [[architettura del ferro|metallo]];
* [[All Saints in Margaret Street]] a [[Londra]] di [[William Butterfield]], edificata a partire dal [[1849]];
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La prima realizzazione di questo genere è stato il [[Regno giardino di Dessau-Wörlitz|parco di Wörlitz]] sull'[[Elba (fiume)|Elba]], dove anche il castello ([[1769]]-[[1773|73]]) è di stile inglese.<ref>N. Pevsner, cit., p. 239.</ref>
In Germania tuttavia il [[gotico]] non è solo una ''moda bizzarra'' ma è considerato un qualcosa di unico ed incomparabile. Nel 1772 [[Goethe]] aveva scritto un breve saggio sull'architettura tedesca (''Von deutscher Baukunst'') in cui rivendicava l'esclusiva partenità dello ''stile della vera arte'' al mondo germanico, ed indicava come modello esemplare la [[cattedrale di Strasburgo]] dell'architetto [[Erwin von Steinbach]].
[[Goethe]] concepì lo stile gotico come contrasto allo stile romanico e come espressione di profondi sentimenti e di ciò che viene espresso dalla parola tedesca ''Gemüt'' (animo, indole, sentimento)<ref>Hans Banzinger, ''Disillusione nell'immaginario architettonico e lettetura tedesca'', in AA.VV., Testo letterario e immaginario architettonico, Milano, 1996 p. 129.</ref>.
Per il grande scrittore il gotico era il concetto dell'autonomo, del semplice, del puro e dell'elementare e cioè ciò che per [[Johann Joachim Winckelmann]] (e poco dopo anche per Goethe) significava l'[[arte greca]]. Per cui gli artisti del periodo romantico-classicistico avevano come riferimento l'arte greca ed il medioevo gotico come rimedio contro la superficialità e la decadenza del [[settecento]].<ref>N. Pevsner, cit., p. 240.</ref>
[[Goethe]] con un prodigioso recupero delle forme classiche aveva creato l'''idillio tedesco'' di un mondo che poteva essere idilliaco solo perché escludeva le forze dinamiche della storia per affermarsi come stasi, equilibrio assoluto, cerchio delimitato e concluso di una umanità che aveva il proprio centro in se medesima.<ref>Giuliano Baioni, ''Classicismo e rivoluzione: Goethe e la Rivoluzione francese'', [[Guida Editori]], Napoli, 1988, p.231</ref>
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In [[Francia]], dove il [[rococò]] aveva avuto un radicamento più profondo rispetto all'Inghilterra, la reazione si manifestò in forme molto più violente.<ref>N. Pevsner, cit., p. 240.</ref>
Tale reazione si manifestò, a partire dalla seconda metà del [[Settecento]], nel dibattito [[illuminismo|illuminista]] come momento di confronto risolutivo. L'educazione artistica voleva ricondurre ogni spunto ad una condizione originaria.<ref>Andreina Ghiseri, Alberto Gabetti, ''L'architettura dell'eclettismo'', [[Giulio Einaudi Editore]], Torino, 1975, p. 5.</ref> Così l'[[Marc-Antoine Laugier|abate Laugier]] aveva sintetizzato il concetto ''«Tenons nous au simple et au naturel»'': dove semplicità equivale a [[razionalità]] e per [[natura]] si intende il mondo stesso della fisica. Nel contempo Laugier aveva rivalutato l'architettura greca e l'[[ordine dorico]], e l'[[architettura gotica]].
[[Ange-Jacques Gabriel]] fu il primo, fra i grandi architetti francesi, che si volse ad un [[Classicismo (arte)|linguaggio più classico]]<ref>N. Pevsner, cit., p. 240.</ref>; a partire dagli [[anni 1760]] e durante gli [[anni 1770]], nella [[Reggia di Versailles]] realizzò il [[Castello del Petit Trianon]], un capolavoro dell'[[architettura neoclassica]] e nel [[ Teatro dell'opera reale di Versailles]] dove adottò delle decorazioni sobrie ed ispirate all'antico.
Ma la prima opera che possa definirsi in qualche modo ''neogotica'' fu il cosiddetto [[Pantheon (Parigi)|Pantheon]] a [[Parigi]] dell'architetto [[Jacques-Germain Soufflot]], il quale aveva dichiarato che aveva voluto unire l'ordine greco con ''«la leggerezza che è da ammirare in molti edifici gotici»''.<ref>N. Pevsner, cit., p. 242.</ref>
[[File:Domaine de la chapelle royale Saint-Louis.jpg|thumb|left|La [[Cappella Reale di Dreux]], (1816-1830)]]
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=== Principali architetture neogotiche in Italia ===
* Chiesa della Beata Vergine del Carmelo di [[Antignano]] (AT);
* I prospetti meridionali della [[Cattedrale di Palermo]] di [[Giuseppe Venanzio Marvuglia]], primi anni del XIX secolo;
* Il gruppo di campanili della [[Cattedrale di Palermo]] sul [[Palazzo Arcivescovile di Palermo]] di [[Emmanuele Palazzotto]], progettato nel [[1826]] e completato fra il [[1833]] e il [[1835]];
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* [[Caffè Pedrocchi]] (e annesso ''Pedrocchino'') di [[Padova]], dove parti gotiche convivono con altre classicheggianti;<ref>N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, ''Dizionario di architettura'', cit., voce ''Neogotico''.</ref>
* [[Bigattiera di villa Roncioni]] a [[San Giuliano Terme]], progettata da [[Alessandro Gherardesca]] negli [[anni 1820|anni venti]] dell'Ottocento e ritenuta il primo esempio in Italia di applicazione di stilemi neogotici ad una tipologia manufatturiera;<ref>G. Morolli (a cura di), ''Alessandro Gherardesca. Architetto toscano del Romanticismo (Pisa 1777-1852)'', Pisa 2002.</ref>
* Complesso delle Cascine dette ''Margarie'' ([[Pelagio Palagi]], [[1834]]) e Serre (C. Sada) nel parco del [[Castello Reale di Racconigi]];<ref>R. De Fusco, ''Architettura dell'Ottocento'', cit., p. 105.</ref>
* [[Chiesa di San Pietro (Trento)|Chiesa di San Pietro]] a [[Trento]], di [[Pietro Selvatico]] ([[1848]]-[[1850]]);<ref>R. De Fusco, ''Architettura dell'Ottocento'', cit., p. 108.</ref>
* [[Chiesa di San Francesco (Gaeta)|Chiesa di San Francesco]] a [[Gaeta]], costruita intorno al [[1849]] da [[Giacomo Guarinelli]] per ordine di [[Ferdinando II di Borbone]];<ref>R. De Fusco, ''Architettura dell'Ottocento'', cit., pp. 105-107.</ref>
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* completamento del [[Duomo di Milano]], deciso nel [[1886]] con il concorso per la facciata;<ref>R. De Fusco, ''Architettura dell'Ottocento'', cit., p. 107.</ref>
* [[Campanile di Lecco|Campanile]] della [[Basilica di San Nicolò (Lecco)|Basilica di San Nicolò]] a [[Lecco]] nel [[1904]];
* [[Chiesa del Sacro Cuore del Suffragio]], a Roma. Progettata da [[Giuseppe Gualandi]] e realizzata fra il [[1894]] e il [[1917]].<ref>[[Claudio Rendina]], "Le Chiese di Roma", Milano, Newton & Compton, 2004. ISBN 88-541-0205-9 </ref>
 
Il neogotico diviene inoltre lo stile delle [[Protestantesimo|chiese protestanti]] realizzate in Italia nell'[[XIX secolo|Ottocento]], dopo la concessione della libertà di culto; lo stile gotico infatti, austero e minimalista, ben si confaceva alle liturgie delle chiese riformate.
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* N. Pevsner, J. Fleming, H. Honour, ''Dizionario di architettura'', Torino 1981.
* R. De Fusco, ''Architettura dell'Ottocento'', collana "Storia dell'Arte in Italia", Torino 1992.
* {{en}} [[Joseph Rykwert]], ''On Adam's House in Paradise: The Idea of the Primitive Hut in Architectural History'' (Museum of Modern Art, first edition, 1972), {{it}} in italiano ''La casa di Adamo in Paradiso'', Adelphi - Milano 1991
* [[James Hall (1761-1832)|Sir James Hall]], ''Essay on the Origin, History and Principles of Gothic Architecture'', Londra, 1813
* Sir James Hall, ''On the Origin of Gothic Architecture'', Edimburgo, 1797
* [[Charles Ribart]], ''L'Ordre françois trouvé dans la nature'', Parigi, 1783
* [[Marc-Antoine Laugier]], ''Essai sur l'architecture'', Paris, 1753