Rivoluzione iraniana: differenze tra le versioni

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=== La repubblica islamica ===
Khomeini, capo del consiglio rivoluzionario, assunse di fatto il potere, sebbene [[Mehdi Bazargan]] fosse stato nominato alla carica di primo ministro provvisorio. Mentre gli uomini del vecchio regime venivano sommariamente processati e giustiziati a centinaia dai tribunali rivoluzionari guidati dall'ayatollah [[Sadegh Khalkhali]], il 30 marzo un referendum farsa a causa del controllo mediatico del nuovo regime di Khomeini e con la paura di essere etichettati come collaborazionisti dello [[Scià]] sancì la nascita della Repubblica Islamica dell'Iran con il 98% dei voti; vennero banditi bevande alcoliche, gioco d'azzardo e prostituzione, iniziarono le persecuzioni contro gli omosessuali e chiunque assumesse comportamenti non conformi alla [[shari'a]].
 
La nuova costituzione prevedeva l'esistenza parallela di due ordini di poteri: quello politico tradizionale rappresentato dal Presidente della Repubblica e dal Parlamento, a cui furono riservati compiti puramente gestionali, e quello di ispirazione religiosa affidato a una Guida Suprema ([[faqih]]) coadiuvata da un Consiglio dei Saggi ([[velayat-e faqih]]), a cui fu demandato l'effettivo esercizio del potere e che riconosceva nell'[[Islam]] e non nelle istituzioni il vertice dello [[Stato]]. Venne istituito anche il [[Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica]] ([[Corpo delle Guardie della rivoluzione islamica|pasdaran]]). Tra le prime decisioni del Consiglio ci fu l'avvio di massicce espropriazioni e nazionalizzazioni che cambiarono radicalmente la struttura economico-produttiva dell'Iran. Di pari passo con l'islamizzazione del Paese si ruppe l'unità del fronte rivoluzionario ed iniziarono gli scontri tra le sue varie componenti.