Scheda perforata: differenze tra le versioni

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[[Immagine:Lochkarte Tanzorgel.jpg|thumb|Sistema a schede perforate per apparecchio musicale. Chiamato anche [[Book music]], un supporto europeo per organi elettronici]]
La nascita delle schede perforate precede di molto quella dei [[computer]]. Già nel [[1725]] [[Basile Bouchon]] usò rotoli di carta perforata su telai per regolare il motivo ornamentale da riprodurre sulla stoffa, e nel [[1726]] il suo collaboratore [[Jean-Baptiste Falcon]] migliorò il progetto utilizzando sequenze di schede, rendendo più semplice il cambiamento di programmazione della macchina. Il telaio Bouchon-Falcon era semi-automatico e richiedeva l'inserzione manuale del programma; nel [[1801]] [[Joseph Jacquard]] usò schede perforate metalliche per il controllo di un telaio di grande successo, maggiormente automatico, noto come [[telaio Jacquard]].
 
L'automatizzazione dell'esecuzione dei [[calcolatrice meccanica|calcoli matematici]] e la registrazione e conservazione delle informazioni furono gli ambiti nei quali le schede perforate di diffusero e rimasero in uso fino all'invenzione e diffusione delle memorie magnetiche ed elettroniche<ref>Arnaldo Zamperini, ''L'elaborazione automatica dei dati: sviluppo e possibilità'', "Rivista marittima", n. 377, ottobre 1964, pp. 45-53.</ref>.
 
Nel [[1837]] [[Charles Babbage]], artefice dell'idea di una macchina calcolatrice programmabile, adottò il sistema a schede perforate di Jacquard per il controllo della sequenza di calcoli nel progetto della sua [[macchina analitica]] [http://www.cs.uiowa.edu/~jones/cards/history.html]. Questo tipo di schede fu usato per l'immissione dei dati nelle prime macchine calcolatrici del tardo XIX secolo. La versione brevettata da [[Herman Hollerith]] l'8 giugno [[1887]] ed usata dalle schedatrici meccaniche dello [[United States Census Bureau|U.S. Census]] nel [[1890]], era costituita da un cartoncino rettangolare della dimensione approssimativa di 90x215 [[millimetro|mm]], con fori rotondi: apparentemente tale dimensione fu scelta in modo da essere pressoché coincidente con quella delle [[banconota|banconote]] statunitensi di allora, così che gli scaffali destinati allo stoccaggio del denaro potessero essere utilizzati anche per le sue schede.