Canale artificiale: differenze tra le versioni

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Con il tempo l'utilizzo dei canali artificiali si è sviluppato anche nel campo dei [[trasporti]] e l'uomo ha dragato fiumi per renderli navigabili, ne ha allargato le sponde fino a consentire passaggi di [[nave|navi]], per giungere anche a creare quasi dal nulla enormi canali per collegare tra loro degli [[oceano|Oceani]]. In [[Impero romano|epoca romana]] si ricordano ad esempio i canali militari come la ''[[fossa Drusi]]'' o la ''[[fossa Corbulonis]]''.
 
Lo studio del migliore utilizzo dei canali si è sviluppato nel corso dei secoli e molti geni hanno profuso energie nel loro miglioramento, un esempio su tutti quello di [[Leonardo da Vinci]] a cui sembra si debbano diverse idee applicate ai canali che circondano [[Milano]] (i famosi [[Navigli (Milano)|Navigli]]); totalmente artificiali, essi collegarono la città con i fiumi [[Ticino (fiume)|Ticino]] e [[Adda]]. Attraverso questi ultimi, indirettamente, si poteva arrivare per via fluviale sino al [[Lago Maggiore]] verso nord e, utilizzando il [[Po]], sino al [[Mar Adriatico]] verso est. Su questi corsi d'acqua, relativamente piccoli e poco profondi il [[trasporto di merci]] avveniva con barconi dal fondo quasi piatto, le [[chiatta|chiatte]], su cui venivano caricati in larga misura i [[materiali da costruzione]] necessari allo sviluppo [[urbanistica|urbanistico]] della città.
[[File:Canale di Corinto.jpg|thumb|Immagine del [[Canale di Corinto]] in [[Grecia]]]]