Bootleg: differenze tra le versioni

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In genere i negozi di dischi, specialmente le grandi catene commerciali, non vendono ''bootleg'' sia per motivi legali, sia perché questo genere di dischi non è supportato da una distribuzione vera e propria; pertanto preferiscono affidarsi alla vendita di prodotti distribuiti ufficialmente. Tuttavia alcuni negozi con un pubblico ristretto rispetto alle grandi catene, talvolta affiancano ai dischi ufficiali anche dei bootleg. Grazie ai bootleg, certi esercizi minori possono contare su un pubblico che, anche quando un gruppo o artista non pubblica nuovo materiale, periodicamente controlla le uscite non ufficiali.
 
Il pubblico che acquista o ricerca i ''bootleg'' lo fa sovente per motivi di collezionismo oppure perché non ritiene soddisfacentesoddisfacenti le registrazioni dal vivo ufficiali, che, in seguito alla post-produzione ed alcuni ritocchi per correggerne gli errori, possono risaltarerisultare più artificiosiartificiose di una registrazione amatoriale. Oppure semplicemente trova che il concerto registrato per ottenere il live ufficiale di un artista non sia soddisfacente e vorrebbe ascoltare un'altra registrazione relativa a quella ''tournée''. Altre volte la ricerca di un ''bootleg'' è motivata dall'essere stato presente a quel determinato concerto, oppure per la ricerca di una certa versione di un brano o di una reinterpretazione che non è mai stata pubblicata; possono diventare oggetti di culto registrazioni che contengono errori.
 
Alcuni artisti hanno cercato di sfruttare questo fenomeno, mettendo essi stessi in vendita le registrazioni dei loro live, continuando però a utilizzare il termine ''bootleg'' per distinguerli dai live "ufficiali", venduti e distribuiti con modalità tradizionali.<ref>Wired, [http://www.wired.it/economia/business/2014/12/18/cera-volta-milione-dischi-venduti/]</ref> Tali ''bootleg'' sono venduti sovente su ordinazione, oppure la loro distribuzione è limitata alle zone vicine al luogo in cui si è tenuto tale concerto. Sono storicamente famose alcune case discografiche specializzate nell'edizione di ''bootleg'' in vinile di alta qualità sonora e curati nella fattura come le lussemburghesi ''Flashback'' e ''The Swingin' Pig Records'', le cui pubblicazioni sono spesso in vinile colorato.