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{{F|alimenti|luglio 2013}}
e in Italia formano, insieme a patate e salsicce, il [[cliché]] nutrizionale generalmente attribuito ai tedeschi.
 
{{Gastronomia
Nella ristretta accezione italiana, la parola indica dunque una preparazione a base di [[cavolo cappuccio]], le cui foglie sono tagliate a piccole strisce e sottoposte a [[fermentazione lattica]] naturale controllata (per circa due mesi) con aggiunte di [[sale da cucina]], pepe e aromi.<ref name="morricone">{{cita libro|titolo=Dizionario dietetico degli alimenti|anno=1986|editore=A. Vallardi|città=Milano|p=263|coautori=Achille Morricone; Vincenzo Pedicino}}</ref> Il procedimento, usato principalmente come metodo di [[conservazione]], modifica il [[profilo organolettico]] del vegetale e conferisce ai crauti il tipico [[Gusto|sapore]] deciso e un po' aspro.
|paese = Germania
|nome=Crauti
|categoria = ortofrutta
|settore = prodotti vegetali allo stato naturale o trasformati
|riconoscimento =PAT
|zona = tutto il territorio
|regione= Tirolo
|immagine=Bratwurst.jpg
|didascalia=Crauti che accompagnano un Bratwurst insieme alle patate
}}
Il termine '''crauti''', sempre usato al plurale, deriva dal [[Lingua tedesca|tedesco]] ''Kraut'' "[[Erba (botanica)|erba]], erbaggio". Sono detti anche '''salcrauti''', '''sarcrauti''', '''cavoli acidi''', '''cappucci acidi'''.<ref name=morricone>{{cita libro | coautori=Achille Morricone; Vincenzo Pedicino | titolo=Dizionario dietetico degli alimenti | anno=1986 | editore=A. Vallardi | città=Milano | p=263 }}</ref>
 
== Caratteristiche ==
 
Mentre nella lingua d'origine tutti gli [[Ortaggio|ortaggi]] [[Ortaggio a foglia|a foglia]], e persino alcune [[Pianta aromatica|erbe aromatiche]], sono considerati ''Kräuter'', l'italiano ''crauti'' corrisponde piuttosto a ''Sauerkraut'', ovvero i [[Cavolo|cavoli]] acidi. Sono così frequenti nella dieta germanica che in Italia formano, insieme a patate e salsicce, il [[cliché]] nutrizionale generalmente attribuito ai tedeschi.
 
Nella ristretta accezione italiana, la parola indica dunque una preparazione a base di [[cavolo cappuccio]], le cui foglie sono tagliate a piccole strisce e sottoposte a [[fermentazione lattica]] naturale controllata (per circa due mesi) con aggiunte di [[sale da cucina]], pepe e aromi.<ref name="morricone">{{cita libro|titolo=Dizionario dietetico degli alimenti|anno=1986|editore=A. Vallardi|città=Milano|p=263|coautori=Achille Morricone; Vincenzo Pedicino}}</ref> Il procedimento, usato principalmente come metodo di [[conservazione]], modifica il [[profilo organolettico]] del vegetale e conferisce ai crauti il tipico [[Gusto|sapore]] deciso e un po' aspro.
 
Il risultato è un alimento ricco di [[vitamine]] e [[Sali minerali|sali mineral]]<nowiki/>i. I crauti favoriscono la [[digestione]], poiché rinforzano la [[flora intestinale]], allontanando così batteri e virus patogeni. Questo risultato lo abbiamo solo se mangiati crudi. Infatti nella cottura tutti i fermenti vivi, sali minerali e vitamine, così importanti per la nostra flora intestinale e non solo, vengono compromessi.{{Citazione necessaria}}