Ibn Sahl: differenze tra le versioni

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|Epoca = 900
|Attività = matematico
|Attività2 = otticofisico
|Attività3 = ottico
|Nazionalità = arabopersiano
|PostNazionalità = vissuto nel [[X secolo]]
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==Il posto di Ibn Sahl nella storia dell'ottica==
Il ''Libro sugli strumenti ustori'' è stato pubblicato per la prima volta (insieme agli altri scritti sopravvissuti) nel [[1993]] (da R. Rashed, nell'opera citata) ed era rimasto apparentemente ignoto fino ad allora. Esso dimostra quanto fosse sviluppata la scienza dell'ottica nella cultura araba già prima degli importanti contributi di [[Alhazen]] (che sono stati noti in Europa sin dal medioevo).
Ibn Sahl certamente influenzò [[Ibn al-Haytham]] (Alhazen) e gli studiosi arabi successivi. Non sappiamo quando la sua opera fu dimenticata e se qualche informazione sul suo contenuto abbia potuto raggiungere gli ''scopritori'' secenteschi della legge della rifrazione.
 
== Note ==
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==Bibliografia==
*Rashed, Roshdi, ''A pioneer in anaclastics: Ibn Sahl on burning mirrors and lenses'', ''Isis'' '''81''', ppp. 464–491464–91, 1990.
*Rashed, Roshdi, ''Géométrie et dioptrique au Xe siècle: Ibn Sahl, al-Quhi et Ibn al-Haytham.'' Paris:, Les Belles Lettres, 1993.
*Cristina Càndito, ''Occhio, misura e rilievo. Gli strumenti ottici e catottrici per l'architettura e il recupero Collegio dei Gesuiti a Genova'', Genova, 2001 (ristampa Firenze, Alinea 2001)
 
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