Michel de Ghelderode: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Nato in una famiglia fiamminga di [[Bruxelles]] conduce i suoi studi in [[lingua francese|francese]]. Nel [[1931|1929]] abbandona il proprio
Scrittore prolifico, ha scritto sessanta [[copione|copioni teatrali]], un centinaio di [[racconto|racconti]] e una serie di articoli su arte e folklore. Le sue opere sono ambientate in un'atmosfera lugubre e inquietante.
Tra le sue influenze troviamo il folclore del suo paese, il [[teatro dei burattini]], la [[commedia dell'arte|commedia dell'arte, il teatro popolare, l'arte fiamminga]] antica e
Il suo copione del [[1934]] ''La Balade du grand macabre'' ispirò l'opera di [[György Ligeti]] ''Le Grand Macabre''.
Il teatro di Ghelderode trova radici nel teatro
Autore [[barocco|barocco,]] sensibile alle influenze
Ebbe una parte notevole nel rinnovamento teatrale del dopoguerra, alimentando le sperimentazioni dell'avanguardia e anticipando il teatro di Ionesco e Beckett.
Deceduto nel [[1962]], è sepolto nel Cimitero di Laeken a Bruxelles.
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== Opere ==
=== Teatro ===
In ordine secondo i
*''Hope Signor!'', 1936
*''Escurial'', 1927
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*''Piet bouteille'', 1920
*''Le sommeil de la raison'', 1930
*''Le perroquet de Charles Quint,'' 1934
*''Le singulier trépas de messire Ulenspiegel,'' 1935
*''La folie d'Hugo Van der Goes,'' 1935
*''La grande tentation de saint Antoine'', 1932
*''Noyade des songes'', 1928
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*Pol Vandrome, ''Ghelderode'', Éditions Universitaires, Paris 1963
*Roland Beyen, ''Ghelderode'', Seghers, Paris 1974
*Francesco Asole, ''Il teatro di Michel de Ghelderode,'' Fasano. Schena, 2003
== Collegamenti esterni ==
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