Turbocompressore: differenze tra le versioni

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Il '''turbocompressore''', spesso abbreviato in '''turbo''', è un organo meccanico il cui scopo è quello di [[sovralimentazione|sovralimentare]] un [[Motore a combustione interna|motore endotermico]].
 
Talora noto come ''turbo-gruppo'', per l'integrazione tra una [[turbina]] centripeta (il ''lato "caldo"'' o ''lato di scarico'' del turbo-compressore, a causa del fatto che riceve i gas di scarico ad alta temperatura) eed un [[compressore]] centrifugo (il ''lato "freddo"'' o ''lato di aspirazione'', nel quale viene risucchiata l'aria da comprimere), esso costituisce il metodo più diffuso per incrementare l'alimentazione dei motori endotermici, in particolare quelli di autotrazione.
 
== Posizione ==
Il turbocompressore è installato sul motore montando il lato caldo sui collettori di scarico (che per concentrare il flusso possono essere, ad esempio, del tipo 4 in 1) e, a seconda della posizione del condotto dell'aria che parte dalla sezione d'uscita del compressore rispetto all'organo di miscelazione del combustibile col comburente (carburatore o iniettore), il ''turbogruppo'' viene denominato '''turbocompressore''' (se la compressione dell'aria avviene prima di venir miscelata col combustibile)
Il primo tipo, il '''turbocompressore''', è il più comune ed è utilizzato nei motori con sistemi ad iniezione e nella maggior parte di quelli con carburatori, eed il vantaggio è di limitare le dispersioni di carburante lungo le pareti dell'impianto d'alimentazione.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/carburazione/ Carburazione]</ref>
 
== Struttura ==
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* [[compressore]] (lato ''freddo'');
* [[turbina]] (lato ''caldo'').
Questi due elementi sono caratterizzati, ciascuno, da una [[girante]] dedicata, o '''impeller''', che può ruotare ad alta velocità all'interno di un suo alloggiamento a forma di ''chiocciola''. Perciò, nel turbocompressore, vi saranno una ''girante di aspirazione'' eed una ''di scarico ''che sono collegate tra di loro e rese solidali tramite un alberino metallico, e che sono poste, rispettivamente, all'interno della ''chiocciola di aspirazione'' eed in quella ''di scarico'', e tali giranti ruoteranno, all'interno dei loro alloggiamenti, alla stessa velocità angolare.
 
La girante della [[turbina]], posta all'interno della sua chiocciola di scarico in ghisa, viene messa in rotazione dall'azione dei gas di scarico, quando questi ultimi hanno valori sufficientemente elevati di '''''salto entalpico''''' (cioè di energia ceduta dalla corrente dei gas di scarico alla girante della turbina) ed energia cinetica.
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=== Caratteristiche ===
In questo modo è possibile immettere nella camera di scoppio un maggior quantitativo di miscela aria/benzina o aria/gasolio, assicurando così maggiori prestazioni in termini di potenza e di capacità di accelerazione. Tuttavia, proprio in virtù di tale potenza, anche i gas di scarico sono costretti aad uscire più velocemente, così anche il turbocompressore ruoterà più rapidamente conferendo una sempre maggiore potenza al propulsore. Le giranti dei moderni turbocompressori possono arrivare a superare i 180.000 [[giri al minuto]].
 
Il turbocompressore funziona particolarmente bene agli alti regimi di rotazione del motore a combustione interna, mentre fino ai 2000-3000 giri al minuto rappresenta quasi sempre uno svantaggio per il motore, per via dell'inerzia della girante di scarico che rallenta l'uscita dei gas di scarico (in quanto la girante della turbina, quando è ferma o gira a velocità di rotazione molto ridotte, rappresenta un ostacolo per il movimento del flusso dei gas di scarico, andando ad aumentare la cosiddetta ''contropressione'' allo scarico), ma questo problema è valido soprattutto per sistemi turbo proporzionalmente grandi, mentre non si verifica con sistemi più piccoli, i quali però hanno meno capacità sovralimentante.
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=== Accorgimenti ===
Per non incorrere nel cosiddetto fenomeno della [[detonazione]] (cioè il [[battito in testa]]), o addirittura nella rottura del motore stesso, non si può superare un determinato [[rapporto di compressione]] all'interno dei cilindri e per questo motivo si usano sistemi di sfogo e di deviazione sia dell'aria di aspirazione siache dei gas di scarico, sotto forma di particolari valvole:
 
* valvola ''[[wastegate]]'', per deviare (o bypassare) i gas di scarico in eccesso, che altrimenti imprimerebbero alle giranti del turbo una velocità di rotazione troppo elevata, creando così problemi di affidabilità;
* valvola ''[[pop-off]]'' (anche detta ''blow-off'', situata fra il turbocompressore e la valvola a farfalla), che si apre totalmente in fase di rilascio del pedale dell'acceleratore, quando, pur essendo la valvola a farfalla totalmente chiusa, le giranti del turbo continuano a ruotare per effetto dell'[[inerzia]] rotazionale, facendo sì che il compressore continui a comprimere eed a sospingere l'aria verso la valvola a farfalla. Quando la ''pop-off'' si apre, quest'aria sfiata verso l'esterno o verso un tubo di ritorno. Se quest'aria (che non viene immessa nei cilindri) non venisse sfiatata, andrebbe a "sbattere" contro la farfalla chiusa e creerebbe un'onda di pressione di ritorno verso la girante del compressore, dando origine al cosiddetto [[colpo d'ariete]], un fenomeno che può essere molto dannoso per varie componenti del turbocompressore.
 
Queste valvole possono essere di due tipi:
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=== Turbocompressore e compressore volumetrico ===
In tema di sistema combinato di turbocompressore e di [[compressore volumetrico]] si cita, ad esempio, il sistema montato sulla [[Lancia Delta S4]] del 1985, il cui motore a quattro cilindri di 1.800&nbsp;cm³ era declinato in due versioni, una stradale che erogava 250 [[Cavalli vapore|cavalli]] (circa 185&nbsp;kW) eed una da rally che poteva erogare oltre 500 [[cavallo vapore|cavalli]] (circa 370&nbsp;kW).
Tale unità utilizzava un sistema di [[sovralimentazione]] in cui un compressore volumetrico eed un turbocompressore operavano in serie. Il compressore volumetrico partiva subito fin dal regime di minimo, e la sua azione di pompaggio dell'aria (il compressore era di tipo volumetrico a lobi) aumentava proporzionalmente con i giri del motore. Ad un certo regime di giri del motore c'era l'entrata in funzione del turbocompressore che, per un breve range di giri funzionava insieme al compressore; quando il turbo raggiungeva la condizione di pieno carico, il compressore veniva completamente bypassato: una funzione in particolar modo utile agli alti regimi motore, per limitare l'assorbimento meccanico di potenza all'albero motore che serviva per l'azionamento del compressore.
Questa soluzione è stata ripresa recentemente dal gruppo Audi-VW su molti motori [[TSI]].
 
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Generalmente si utilizza un sistema doppio, dove c'è una turbocompressore piccolo, che ha una [[risposta del turbo|risposta]] veloce all'acceleratore a regimi medio-bassi, ma con una ridotta capacità di portata d'aria di alimentazione, mentre l'altro turbocompressore è di dimensioni medio-grandi, con una risposta lenta all'acceleratore a regimi medio-bassi, ma con portate d'aria di alimentazione notevoli a pieno carico.
Queste unità vengono utilizzate in momenti diversi, e l'intero funzionamento dei turbocompressori è legato alla gestione dei flussi di scarico eed alla loro azione sulle giranti delle turbine. Quindi l'azione di un sistema sequenziale si può suddividere in tre passi:
* ''bassi regimi'' del propulsore, in questa situazione i gas di scarico vengono convogliati tutti sulla turbina più piccola e, nell'intervallo di giri di passaggio dai bassi ai medi regimi, una parte dei gas di scarico viene convogliata anche alla turbina più grande;
* ''medi regimi'', in questa situazione i gas di scarico vengono convogliati su entrambe le turbine e, nel passaggio dai medi agli alti regimi, i gas di scarico vengono convogliati principalmente alla turbina più grande.
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==== Parallelo ====
{{vedi anche|Triflux}}
Questo sistema convoglia i gas esausti provenienti dai collettori di scarico del motore, suddividendoli in parti uguali sui vari sistemi turbo, che, in questo caso, sono identici eed alimentano parti uguali e distinte del motore, o possono funzionare in modo diverso a seconda del regime di giri e della condizione di carico motore a cui si trova il propulsore.
 
Nell'esempio di un sistema a doppio turbo, le turbine ricevono, sul lato di scarico, la parte di gas esausti proveniente da una metà del motore eed alimentano l'altra metà del motore sul lato di aspirazione.
 
Mentre nei sistemi più sofisticati le diverse turbine, sul lato caldo, vengono utilizzate in modo diverso a seconda del regime, facendo funzionare più turbine in parallelo all'aumentare del regime del motore.
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== Turbocompressore a geometria variabile ==
[[File:VariableGeometryTurbo 2.JPG|thumb|Turbocompressore a geometria variabile]]
Concettualmente è identico al turbocompressore classico, ma la differenza più grande da quest'ultimo è insita nella girante motrice o di scarico. Nel caso del turbo a geometria variabile, la girante della turbina è, infatti, circondata da un anello di palette statoriche che sono ad incidenza variabile. Il movimento di tali palette statoriche, controllato dalla centralina elettronica, consiste nella variazione del loro angolo d'incidenza rispetto alle palette rotanti della girante motrice. In funzione del regime di rotazione, queste vengono chiuse o aperte per favorire la velocità o la portata dei gas esausti, a seconda dei regimi di funzionamento del motore. Ciò porta ad una maggiore flessibilità eed adattabilità di comportamento rispetto al turbocompressore a geometria fissa, dato che, sfruttando l'incidenza variabile delle palette statoriche sul lato caldo di scarico, un turbo a geometria variabile consente di ottenere la stessa bassa inerzia di un turbo di piccole dimensioni eed una portata d'aria di alimentazione elevata (e, quindi, potenza elevata del motore) di un turbo di grandi dimensioni. Il campo di applicazione più vasto è quello dei [[turbodiesel]] ad alta pressione di iniezione, come i [[Common-Rail]] e gli [[iniettore-pompa]].
 
== Note ==