Trochenbrod: differenze tra le versioni

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Sofievka (Trochenbrod) venne fondata nel 1835, inizialmente come colonia agricola per gli ebrei diseredati e con il tempo fu trasformata in una piccola città. La popolazione iniziale di circa 1.200 abitanti (235 famiglie) nel 1889 aumentò fino ai 1.580 abitanti nel 1897. Il nome Trochenbrod deriva dalla tradizione [[Lingua yiddish|Yiddish]] e significa letteralmente "pane secco" o "pane senza burro".
 
Verso la fine della [[prima guerra mondiale]] e nel corso della [[guerra sovietico-polacca]], le forze della riemersa [[Seconda Repubblica di Polonia]] e l'[[Armata Rossa]] combatterono nella città, la quale venne poi ceduta alla Polonia con la [[Pace di Riga]] ed entrò a far parte del [[Voivodato di Volinia]] nella regione di [[Kresy]]. Nel 1938, la popolazione esclusivamente ebraica della città era cresciuta fino ad almeno 3.000 abitanti. [1] La maggior parte della popolazione erano impegnati nell'agricoltura, nella produzione di latte e nella [[concia]] delle pelli. Nella cittadina vi erano sette [[sinagoga|sinagoghe]].
 
Dopo l'invasione della Polonia nel settembre 1939 sia da parte del Terzo Reich sia [[Invasione sovietica della Polonia|da parte dell'Unione Sovietica]], la città fu annessa per due anni insieme al resto della [[Kresy]] nella [[Repubblica Socialista Sovietica Ucraina]] dopo il [[Patto Molotov-Ribbentrop]]. Gershon Weissmann, all'epoca rabbino dello shtetl, venne esiliato in Siberia dai comunisti dopo che questi lo accusarono di essere coinvolto in un commercio clandestino di sale proveniente dal sottosuolo.