Baldini+Castoldi: differenze tra le versioni

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Nel 1940 la gestione si rinnovò con l'entrata di [[Enrico Castoldi]] che aprì maggiormente alla presenza in catalogo di autori stranieri (in particolare ungheresi). Inizia però anche un calo delle vendite che negli [[anni 1970|anni settanta]] portò la casa editrice sull'orlo del fallimento. La casa non chiuse, ma dal 1981 non pubblicò più nulla fino al [[1991]] quando [[Alessandro Dalai]] (allora amministratore delegato di [[Elemond]] ([[Mondadori Electa|Electa]] e [[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]]), rilanciò il marchio avvalendosi della collaborazione dello zio [[Oreste del Buono]].
 
Tra gli autori di maggior successo pubblicati a partire dagli anni '90 si possono annoverare i nomi di [[Susanna Tamaro]], [[Enrico Brizzi]], [[Gino e Michele]], [[Giorgio Faletti]], [[Fabio Geda]], [[Gianluca Arrighi]], [[Antonio Pennacchi]], [[Aldo Busi]]. Un altro punto di forza della casa editrice è stato, dal [[1993]], il ''Dizionario dei film'' di [[Paolo Mereghetti]] che conta numerose edizioni. Per la distribuzione la casa editrice si appoggiò in questo periodo alle infrastrutture distributive del [[gruppo Mondadori]].
 
Nel maggio [[2003]], la società assume il nome di '''Baldini Castoldi Dalai Editore''', poi solo '''B.C. Dalai Editore'''. Nel [[2011]] infine il marchio cambia il nome in '''Dalai Editore''' e il marchio "Baldini & Castoldi" viene mantenuto come nome di collana.