Santuario di Montevergine: differenze tra le versioni

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Tra il [[1378]] ed il [[1588]] il santuario di Montevergine visse una profonda crisi sia dal punto di vista spirituale sia economico, accentuata da una [[commenda]] del [[1430]], che assegnava ad uomini senza alcun interesse cristiano le offerte deposte per l'abbazia. Dal [[1588]] fino all'inizio del [[XIX secolo]] la vita monastica scorse abbastanza tranquilla, anche se nel [[1611]] la [[foresteria]] fu gravemente danneggiata da un [[incendio]] e nel [[1629]] si assistette al crollo della navata centrale della chiesa<ref name="Origini"/>; dal [[1807]], anno in cui il corpo di San Guglielmo fu traslato dall'[[abbazia del Goleto]] a [[Sant'Angelo dei Lombardi]] a Montevergine, al [[1861]] un nuovo periodo di crisi mise seriamente a rischio la vita della congregazione stessa: il 28 maggio [[1868]] il consiglio di stato sancì che le abbazie non dovessero essere soggette ad alcun tipo di soppressione economica e quindi tutti i beni confiscati negli anni precedenti vennero nuovamente restituiti<ref name="Origini"/>; nello stesso anno il santuario fu dichiarato [[Monumenti nazionali italiani|monumento nazionale]]<ref name="Farmacia">{{cita web|url=http://www.santuariodimontevergine.com/Loreto/Farmacia.aspx|titolo=La farmacia del palazzo abbaziale di Loreto|accesso=19-05-2011}}</ref>, mentre nel 1884 venne inaugurata la [[stazione meteorologica di Montevergine]]<ref>{{cita web|url=http://www.mvobsv.org/?page_id=64|titolo=La stazione meteorologica di Montevergine|sito=Mvobsv.org|accesso=5 dicembre 2015}}</ref>
 
All'inizio del [[XX secolo]] la situazione migliorò notevolmente ed il santuario ritornò a godere dell'antica fama, diventando uno dei più visitati del sud Italia: addirittura durante la [[seconda guerra mondiale]], precisamente dal [[1939]] al [[1946]], ospitò segretamente la [[Sindone di Torino|Sacra Sindone]] di [[Torino]]<ref>{{cita web|url=http://avellino.agendaonline.it/articoli/sindone.htm|titolo=La sacra Sindone a Montevergine|accesso=19-05-2011}}</ref>, fortemente voluta da [[Adolf Hitler]]. Notevoli furono le novità apportate in questo periodo, come la ristrutturazione della foresteria, del monastero e della basilica antica, l'apertura nel [[1956]] della [[Funicolare di Montevergine|funicolare]] che collegava il centro di [[Mercogliano]] al santuario in soli 7 minuti<ref name="Avellino">{{cita web|url=http://avellino.agendaonline.it/montevergine.htm|titolo=Il santuario della Mamma Schiavona|accesso=19-05-2011}}</ref>, evitando ai pellegrini una strada stretta e tortuosa, precorsa all'epoca da carri trainati da [[mulo|muli]] o a piedi, l'inaugurazione della nuova basilica, progettata dall'Arch. [[Florestano Di Fausto]], nel [[1961]]<ref name="Cattedrale">{{cita web|url=http://www.santuariodimontevergine.com/Abbazia/Basilica-Cattedrale.aspx|titolo=La basilica cattedrale|accesso=18-05-2011}}</ref>, sul cui altare maggiore venne posto il quadro della Madonna; sempre agli [[Anni 1960|anni sessanta]] risalgono la [[cripta]], che contiene le spoglie di San Guglielmo, la sala degli [[ex voto]] ed un [[Museo abbazialedel santuario di Montevergine|museo]], riorganizzato secondo i moderni standard solo nel [[2000]], che raccoglie i numerosi reperti archeologici o gioielli ed opere d'arte portati dai pellegrini o ritrovati intorno al santuario; infatti in zona sorgeva, in [[Storia romana|epoca romana]], un [[Tempio romano|tempio]] dedicato a [[Cibele]]<ref name="Nazareth"/>. Oltre al complesso che sorge sul monte Partenio, appartiene al santuario anche il [[Palazzo abbaziale di Loreto]]<ref>{{cita web|url=http://www.santuariodimontevergine.com/Loreto/Palazzo-Abbaziale.aspx|titolo=Il palazzo abbaziale di Loreto|accesso=19-05-2011}}</ref>, ubicato nel centro della città di [[Mercogliano]]. Al suo interno trovano sede una [[farmacia]] risalente al [[1753]]<ref name="Farmacia"/> ed una [[biblioteca]]<ref>{{cita web|url=http://www.santuariodimontevergine.com/Biblioteca/Biblioteca.aspx|titolo=La biblioteca del palazzo abbaziale di Loreto|accesso=19-05-2011}}</ref>. Il 25 giugno [[2012]], dopo un accurato [[restauro]], il quadro della Madonna è stato nuovamente collocato all'interno della Basilica antica, nella [[cappella]] dedicata al [[Crocifisso]]<ref>{{cita web|url=http://www.ilciriaco.it/attualita/news/?news=20478|titolo=Il restauro del quadro|accesso=26-06-2012}}</ref>.
 
==Struttura==
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==Note==
{{references}}
 
==Bibliografia==
*{{cita libro|cid=De Bourcard|url=https://books.google.it/books?id=JuUnAAAAYAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false|capitolo=Le feste di Montevergine|titolo=[[Usi e costumi di Napoli e contorni descritti e dipinti]]|autore=Emanuele Bidera|wkautore=Giovanni Emanuele Bidera|curatore=Francesco De Bourcard|wkcuratore=Francesco De Bourcard|editore=Marotta & Marotta|città=Napoli|annooriginale=1853|anno=2002|immagine=file:BOURCARD(1853)_p1.200_-_IL_RITORNO_DI_MONTEVERGINE.jpg|pp=129-141|sbn=IT\ICCU\MOL\0069720|oclc=250649721}}
*{{cita libro||titolo=Il museo abbaziale di Montevergine : catalogo delle opere|autore=Pierluigi Leone De Castris|editore=Artstudio Paparo |città=Napoli|anno=2016|isbn=9788899130305|oclc=958743997}}
==Voci correlate==
*[[Parco regionale del Partenio]]