Film festival internazionale di Milano: differenze tra le versioni

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Sempre alla ricerca di nuove iniziative e idee, con l'esperienza dell'anno precedente, e con le idee propulsive di MIFF's Best all'Istituto Italiano di Cultura a Los Angeles (che fin dalla prima edizione presenta i film vincitori del festival) il MIFF, alla sua nona edizione, si muove verso un futuro nuovo della manifestazione. L'Associazione Made in Milan sposta il MIFF-Film Festival Internazionale di Milano verso l'inizio dell'estate, andandosi a collocare nella prima metà di maggio, immediatamente prima del [[Festival di Cannes]], e trasforma l'evento in una manifestazione con un format unico e originale, e pratico nella sua funzione di promozione del cinema non ancora distribuito. Così nasce un nuovo genere di manifestazione cinematografica internazionale a sostegno della cultura del cinema indipendente d'autore: i MIFF AWARDS. I MIFF Award uniscono la tradizione classica della programmazione dei film festival e le cerimonie di memoria americana derivate dagli Oscar applicando le regole dell'AMPAS (Academy of Motion Pictures Arts and Sciences) di [[Hollywood]], con il concetto della candidatura; rendendo però possibile la nomination della statuetta milanese anche a film non ancora usciti in sala (come nei Film Festival). Il MIFF Award unificando i regolamenti opposti dei due formati, i festival e gli eventi a candidatura e inventando un nuovo formato, appunto “film festival-award” insieme, segna un punto di arrivo ma anche un nuovo punto di partenza per Milano e per il Cavallo di Leonardo nel mondo.
 
La nona edizione, seppur in una nuova veste, non vede ancora il “nuovo metodo” a pieno regime e seppur il nuovo formato - con la premiazione prima e solo gli screening dei vincitori - si concretizza ufficialmente, la selezione dei vincitori viene ancora decisa da una giuria selezionata, che presto verrà eliminata a favore di una "[[Film Society]] milanese". Il festival apre all'insegna del fenomeno di [[Facebook]], che ha trasformato le relazioni personali del mondo intero, con la prima mondiale di [[Feisbum]], che consegna agli italiani il primato del primo film su Facebook, prima dell'uscita di [[The Social Network]], - la storia della nascita del fenomeno - film prodotto dalla Columbia uscito un anno dopo negli Stati Uniti. La prima avviene al multisala Arcobaleno che vede anche il primo “red carpet” nella storia del MIFF. Tra i candidati in concorso si vedono [[Lymelife]], ([[Martin Scorsese]] produttore esecutivo), [[Playground]] (co-prodotto da [[George Clooney]] e Steven Soderbergh), Crude (documentario sull'ambiente sostenuto da [[Sting]]), My One and Only (con il Premio Oscar [[Renèe Zellweger]] attrice protagonista, che vincerà anche come Miglior Recitazione Femminile), [[Stephanie’s Image]] (con [[Melissa Leo]], protagonista del film vincitore del Sundance nello stesso anno, [[Frozen River]], per il quale riceve anche una [[nomination]] all'Oscar). Nel programma vengono inserite anche due sezioni speciali dedicate a Milano, una sulla moda (vinta poi dal [[Picture Me: A Model’s Diary]] scritto e diretto della top model [[Sara Ziff]]) e una sul product placament (vinta da "Truth in 24" sulla storia di Audi nella corsa di [[Le Mans]]). Il Premio alla Carriera va a [[Martin Landau]], consacrando il grande attore al festival milanese come l'unico ad avere due Cavalli di Leonardo. Infine, nello stesso anno nasce MIFF Channel, il canale media online, che seguirà d'ora in poi tutti gli eventi firmati Made in Milan e con contenuti di cinema in relazione a Milano.
 
Sempre alla ricerca di nuove iniziative e idee, con l'esperienza dell'anno precedente, e con le idee propulsive di MIFF's Best all'Istituto italiano di cultura a Los Angeles (che fin dalla prima edizione presenta i film vincitori del festival) il MIFF, alla sua nona edizione, si muove verso un futuro nuovo della manifestazione. L'Associazione Made in Milan sposta il MIFF-Film festival internazionale di Milano verso l'inizio dell'Estate, andandosi a collocare nella prima metà di maggio, immediatamente prima del Festival di Cannes, e trasforma il festival in una manifestazione con un format originale e pratico nella sua funzione di promozione del cinema non ancora distribuito. Nasce ufficialmente il "nuovo MIFF" nuovo genere di evento cinematografico internazionale, attuale ed efficace nel sostegno della cultura degli indipendenti: i MIFF awards. I MIFF Award uniscono la tradizione classica della programmazione dei film festival e le cerimonie di memoria americana derivate dagli Oscar applicando le regole dell'AMPAS (Academy of Motion Pictures Arts and Sciences) di Hollywood, con il concetto della candidatura; dedicando però la nomination della statuetta milanese a film non ancora usciti in sala sul territorio italiano (che viene imposto nel regolamento). Il MIFF Award unificando i regolamenti opposti dei due format, i film festival e gli eventi a candidatura, in un “film festival-award” insieme, segna un punto di arrivo ma anche un nuovo punto di partenza per Milano e per il Cavallo di Leonardo nel mondo. La nona edizione, seppur in una nuova veste, non vede ancora il “nuovo metodo” a pieno regime e seppur il nuovo formato - con la premiazione prima e gli screening dopo - si concretizza ufficialmente, la selezione dei vincitori viene ancora decisa da una giuria selezionata. Il festival apre all'insegna del fenomeno di Facebook, che ha trasformato le relazioni personali del mondo intero, con la prima mondiale di Feisbum, che consegna agli italiani il primato del primo film su Facebook, prima dell'uscita di The Social Network, prodotto dalla Columbia e uscito un anno dopo negli Stati Uniti. La prima avviene al multisala Arcobaleno che vede anche il primo “red carpet” nella storia del MIFF. Tra i candidati in concorso si vedono Lymelife (Martin Scorsese produttore esecutivo), Playground (co-prodotto da George Clooney e Steven Soderbergh), Crude (documentario sull'ambiente sostenuto da Sting), My One and Only (con il Premio Oscar Renèe Zellweger attrice protagonista, che vincerà anche come miglior recitazione femminile), Stephanie's Image (con Melissa Leo protagonista del film vincitore del Sundance nello stesso anno, Frozen River per il quale riceve anche una Nomination all'Oscar). Nel programma vengono inserite anche due sezioni speciali dedicate a Milano, una sulla moda (vinta poi Picture Me: a Model's Diary scritto e diretto della top Sara Ziff) e una sul product placament (vinta da in 24 sulla storia di Audi nella corsa di Le Mans). Il Premio alla Carriera va a Martin Landau, consacrando il grande attore al festival milanese, l'unico ad avere due Cavalli di Leonardo. Infine, nello stesso anno nasce MIFF Channel, il canale media online dell'Associazione, che seguirà d'ora in poi tutti gli eventi firmati o seguiti da Made in Milan.
 
Dal 2011 la nuova versione del MIFF, i MIFF Awards, continua la storia della statuetta milanese con un nuovo ingrediente, la costituzione di unaun film[[Cine society denominata appuntoClub]] denominato Made in Milan International Film Society che, con un metodo più democratico, avrà il compito di sostituire la giuria con la volontà degli appassionati milanesi che potranno vedere i film dei filmmaker candidati in anticipo, completando il programma del nuovo format con una serie di screening prima del festival. MIFF Awards da allora prosegue la sua missione puntualmente nella seconda settimana di maggio con la serata di premiazione prima dell'inizio del Festival di Cannes, e le proiezioni dei vincitori nei giorni seguenti - in sala - decretando con il premio del pubblico il Miglior Film del Festival.
 
Sempre alla ricerca di nuove iniziative e idee, con l'esperienza dell'anno precedente, e con le idee propulsive di MIFF's Best all'Istituto Italiano di Cultura a Los Angeles (che fin dalla prima edizione presenta i film vincitori del festival) il MIFF, alla sua nona edizione, si muove verso un futuro nuovo della manifestazione. L'Associazione Made in Milan sposta il MIFF-Film Festival Internazionale di Milano verso l'inizio dell'Estate, andandosi a collocare nella prima metà di maggio, immediatamente prima del Festival di Cannes, e trasforma il festival in una manifestazione con un format originale e pratico nella sua funzione di promozione del cinema non ancora distribuito. Nasce ufficialmente il "nuovo MIFF" nuovo genere di evento cinematografico internazionale, attuale ed efficace nel sostegno della cultura degli indipendenti: i MIFF AWARDS I MIFF Award uniscono la tradizione classica della programmazione dei film festival e le cerimonie di memoria americana derivate dagli Oscar applicando le regole dell'AMPAS (Academy of Motion Pictures Arts and Sciences) di Hollywood, con il concetto della candidatura; dedicando però la nomination della statuetta milanese a film non ancora usciti in sala sul territorio italiano (che viene imposto nel regolamento). Il MIFF Award unificando i regolamenti opposti dei due format, i film festival e gli eventi a candidatura, in un “film festival-award” insieme, segna un punto di arrivo ma anche un nuovo punto di partenza per Milano e per il Cavallo di Leonardo nel mondo. La nona edizione, seppur in una nuova veste, non vede ancora il “nuovo metodo” a pieno regime e seppur il nuovo formato - con la premiazione prima e gli screening dopo - si concretizza ufficialmente, la selezione dei vincitori viene ancora decisa da una giuria selezionata. Il festival apre all'insegna del fenomeno di Facebook, che ha trasformato le relazioni personali del mondo intero, con la prima mondiale di Feisbum, che consegna agli italiani il primato del primo film su Facebook, prima dell'uscita di The Social Network, prodotto dalla Columbia e uscito un anno dopo negli Stati Uniti. La Film Festival Internazionale di Milanoprima avviene al multisala Arcobaleno che vede anche il primo “red carpet” nella storia del MIFF. Tra i candidati in concorso si vedono Lymelife, (Martin Scorsese produttore esecutivo), Playground (co-prodotto da George Clooney e Steven Soderbergh), Crude (documentario sull'ambiente sostenuto da Sting), My One and Only (con il Premio Oscar Renèe Zellweger attrice protagonista, che vincerà anche come Miglior Recitazione Femminile), Stephanie's Image (con Melissa Leo, protagonista del film vincitore del Sundance nello stesso anno, Frozen River, per il quale riceve anche una Nomination all'Oscar). Nel programma vengono inserite anche due sezioni speciali dedicate a Milano, una sulla moda (vinta poi dal Picture Me: a Model's Diary scritto e diretto della top model Sara Ziff) e una sul product placament (vinta da Truth in 24 sulla storia di Audi nella corsa di Le Mans). Il Premio alla Carriera va a Martin Landau, consacrando il grande attore al festival milanese, l'unico ad avere due Cavalli di Leonardo. Infine, nello stesso anno nasce MIFF Channel, il canale media online dell'Associazione, che seguirà d'ora in poi tutti gli eventi firmati o seguiti da Made in Milan.