Menachem Begin: differenze tra le versioni

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Dal giugno del 1967 al 1970 entra come ministro senza portafoglio nel governo di unità nazionale guidato prima da [[Levi Eshkol]] e poi da [[Golda Meir]].
 
Insiema al [[Partito Sionista Generale]] (liberale) fonda prima il [[Gahal]] - ([[Lingua ebraica|ebraico]] גח"ל, acronimo di ''Gush Herut-Libralim'', in ebraico גוש חרות-ליברלים, lett. "Blocco Herut-Liberali") - e poi il [[Likud]], alla guida del quale nel 1977 vince le elezioni e crea un governo con il Movimento Democratico per il Cambiamento di [[Yigael Yadin]] e il partito nazionale religioso di [[Agudat Israel]], mandando per la prima volta all'opposizione la sinistra sionista, e divienedivenendo [[Primo ministro]].

Il suo governo sembra iniziare con i migliori auspici: infatti il 10 ottobre dello stesso anno il Presidente egiziano [[Anwar al-Sadat|Sadat]] compie una clamorosa visita in [[Israele]]. Nel 1978, a [[Camp David]], Begin, a dispetto della sua fama di "falco" accetta di riconsegnare il [[Penisola del Sinai|Sinai]] agli egiziani e firma gli accordi di cooperazione con Sadat; grazie a questo gesto a Menachem Begin fu conferito il [[Premio Nobel per la Pace]].
[[File:Begin, Carter and Sadat at Camp David 1978.jpg|thumb|Begin, il presidente statunitense [[Jimmy Carter]] e il presidente egiziano [[Mohamed Anwar El Sadat]] a Camp David (1978)]]
Nel 1981, durante la campagna elettorale, Begin ordinò l'attacco alla centrale nucleare [[Iraq|irachena]] di Osirak nell'[[operazione Babilonia]]: anche grazie al successo dell'operazione riuscì a farsi rieleggere Primo Ministro. Nel 1982, a seguito di ripetuti attacchi terroristici e missilistici subiti da Israele, Begin ordina l'invasione del Libano ([[operazione pace in Galilea]]) che ha il suo culmine con l'espulsione da [[Beirut]] delle milizie palestinesi guidati da [[Yasser Arafat|Arafat]]. Dopo la strage di [[Sabra e Shatila]], compiuta senza alcun intoppo da formazioni maronite libanesi, in quel momento alleate di Israele.<ref>Tra esse, oltre alle [[Falangi libanesi]], anche contingenti dell'[[Esercito del Sud-Libano]], giunti senza alcun intoppo a bordo di camion militari, non si sa con certezza da chi forniti.</ref> Begin è costretto a destituire, sulla spinta dell'opinione pubblica israeliana e internazionale, il suo Ministro della Difesa [[Ariel Sharon]], affidandogli però, già nel 1983, un nuovo dicastero senza portafoglio, per affidargli nel 1984 il ministero del Commercio e Industria.
 
A causa delle conseguenze della guerra in Libano, che si trascinerà sino al [[2000]], e della grave crisi economica caratterizzata da un iper-inflazione il Primo ministro Begin nel [[1983]] rassegna le sue dimissioni passando le redini al suo collega di partito [[Yitzhak Shamir]]. Begin è stato un famoso oratore e la sua politica ha avuto come linea guida la sicurezza di Israele. In campo economico invece la politica del Primo ministro israeliano ha avuto un forte marchio [[Populismo|populista]].