Giuseppe Savoldi: differenze tra le versioni

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|Squadra =
|Ruolo = [[Allenatore]] <small>(ex [[Attaccante]])</small>
|TermineCarriera = 1983 - giocatore<br />19971998 - allenatore
|Squadre =
{{Carriera sportivo
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[[File:Serie A 1971-72 - Bologna vs Juventus - Giuseppe e Gianluigi Savoldi.jpg|thumb|upright|left|Giuseppe assieme al fratello [[Gianluigi Savoldi|Gianluigi]], prima di Bologna-Juventus del 14 novembre 1971.]]
 
Proviene da una famiglia di sportivi: la madre, Gloria Guerini, nel 1946 vinse con la [[Amatori Bergamo]] il primo [[Serie A1 (pallavolo femminile)|campionato italiano di pallavolo femminile]],<ref>{{cita news|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2004/aprile/10/Mamma_Savoldi_bomber_fra_schiacciate_ga_10_0404103227.shtml|titolo=Mamma Savoldi, la bomber fra schiacciate e bottoni|pubblicazione=La Gazzetta dello Sport|autore=Roberto Pelucchi|data=10 aprile 2004|urlarchivio=https://archive.is/yIZfe|dataarchivio=15 marzo 2014}}</ref> mentre il fratello minore [[Gianluigi Savoldi|Gianluigi]] detto ''Titti'', scomparso nel 2008, è stato anche lui un calciatore così come il figlio [[Gianluca Savoldi|Gianluca]], nipote di Giuseppe che a sua volta, in giovane età, si era cimentato con la [[pallacanestro]].<ref>{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/savoldi.html|titolo=A cuore aperto|sito=storiedicalcio.altervista.org}}</ref>
 
==Caratteristiche tecniche==
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[[File:Atalanta 1965-1966.jpg|thumb|Un giovane Savoldi (in piedi, terzo da sinistra) agli esordi nell'Atalanta, nella stagione 1965-1966.]]
 
Esordì in [[Serie A]] nel 1965, diciottenne, con la maglia dell'[[{{Calcio Atalanta Bergamasca Calcio|Atalanta]]N}}.<ref name=Scheda>{{cita|Corbani, Serina|pp. 374-375|Corbani-Serina-2|titolo=L'Atalantina}}</ref> Fa il suo debutto a livello professionistico il 29 agosto in [[Coppa Italia 1965-1966|Coppa Italia]], segnando anche un gol contro il Vicenza{{Calcio Lanerossi|N}}.<ref>{{cita|Corbani, Serina|p. 154|Corbani-Serina-2|titolo=L'Atalantina}}</ref> L'esordio in massima serie risale invece al 5 settembre successivo, in Atalanta-{{Calcio Fiorentina|N}} (1-1), prima giornata del [[Serie A 1965-1966|campionato 1965-1966]]:<ref name=Esordio>{{cita|Corbani, Serina|p. 153|Corbani-Serina-2|titolo=L'Atalantina}}</ref> in questa partita il tecnico degli orobici, [[Hector Puricelli]], lo schiera come ala sinistra, ruolo che Savoldi ricopre anche nella successiva giornata di campionato, chiusa con un pareggio a reti bianche contro la {{Calcio Juventus|N}}. Successivamente Puricelli (che sarà esonerato dopo cinque giornate<ref name="Corbani-218" />) lo mette da parte, e anche con il suo sostituto, [[Stefano Angeleri]], Savoldi continua a giocare principalmente nelle giovanili bergamasche; torna in prima squadra il 24 ottobre, giocando come mezzala in Atalanta-{{Calcio Lazio|N}} (0-0).<ref name=Esordio/>
 
Il 30 gennaio 1966 Angeleri schiera per la prima volta Savoldi nel suo ruolo naturale di centravanti, nella partita pareggiata per 1-1 sul campo della JuveJuventus: si tratta dell'ultima presenza del giovane attaccante bergamasco, che rivedrà il campo solo nei mesi di maggio e giugno nella [[Coppa Piano Karl Rappan|Coppa Rappan]], durante la quale gioca 2 partite e segna anche una doppietta, il 25 giugno 1966 nella partita vinta per 6-1 contro il {{Calcio Racing Strasburgo|N}}. Chiude quindi il suo primo anno da professionista con 9 presenze totali (4 in campionato, 3 in Coppa Italia e due nella Rappan) e 3 gol (uno in Coppa Italia e due nella Rappan).<ref name=Esordio/>
[[File:Atalanta 1967-1968.jpg|thumb|left|Savoldi (accosciato, terzo da sinistra) in nerazzurro nel 1967-1968, stagione in cui si mise definitivamente in luce sottorete.]]
 
Nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1966-1967|stagione 1966-1967]] Savoldi viene schierato con maggiore continuità da Angeleri,<ref>{{cita|Corbani, Serina|p. 223|Corbani-Serina-1|titolo=La storia di Corbani}}</ref> e il 9 ottobre 1966 segna il suo primo gol in carriera in [[Serie A 1966-1967|Serie A]], nella partita vinta per 3-1 sul campo della Lazio.<ref name=Secondo>{{cita|Corbani, Serina|p. 156|Corbani-Serina-1|titolo=La storia di Corbani}}</ref> Il 20 ottobre Savoldi, impiegato regolarmente come centravanti fino a fine stagione,<ref>{{cita|Corbani, Serina|pp. 225-227|Corbani-Serina-1|titolo=La storia di Corbani}}</ref> segna la sua prima doppietta in massima serie, regalando alla squadra bergamasca un successo per 2-1 nel derby lombardo contro il {{Calcio Brescia|N}};<ref name=Secondo/> segna poi altri due gol in campionato, entrambi nel girone di ritorno: il primo contro il {{Calcio Lecco|N}} il 12 marzo 1967, e il secondo (il quinto stagionale) all'ultima giornata di campionato in {{Calcio Foggia|N}}-Atalanta (4-1).<ref>{{cita|Corbani, Serina|p. 157|Corbani-Serina-2|titolo=L'Atalantina}}</ref> Nel suo secondo campionato in prima squadra Savoldi fa registrare un bilancio di 27 presenze (26 in campionato e una in Coppa Italia) con 5 reti.<ref name=Secondo/>
 
Nonostante le offerte ricevute da varie squadre di Serie A,<ref>{{cita|Corbani, Serina|pp. 230-231|Corbani-Serina-1|titolo=La storia di Corbani}}</ref> rimane all'Atalanta anche nella [[Atalanta Bergamasca Calcio 1967-1968|stagione 1967-1968]], nella quale oltre a giocare una partita in [[Coppa Italia 1967-1968|Coppa Italia]] e due contro l'{{Calcio Austria Vienna|N}} in [[Coppa Mitropa]] (competizione in cui segna anche una rete, il 15 novembre 1968 nella sfida di andata vinta dai bergamaschi per 2-1 a [[Vienna]]<ref>{{cita|Corbani, Serina|p. 160|Corbani-Serina-2|titolo=L'Atalantina}}</ref>) si conferma come centravanti titolare del club orobico, scendendo in campo in 27 delle 30 partite di [[Serie A 1967-1968|campionato]],<ref name=Terzo>{{cita|Corbani, Serina|p. 159|Corbani-Serina-2|titolo=L'Atalantina}}</ref> nel corso delle quali mette anche a segno un totale di 12 reti,<ref name=Terzo/> chiudendo per la prima volta in carriera in doppia cifra e confermandosi come uno dei giovani emergenti del campionato.<ref>{{cita|Corbani, Serina|p. 233|Corbani-Serina-1|titolo=La storia di Corbani}}</ref>
 
===== Bologna =====
[[File:Bologna Football Club 1969-1970.jpg|thumb|Savoldi (in piedi, terzo da destra) nel Bologna del 1969-1970, vincitore della Coppa Italia.]]
 
Nell'estate del 1968 viene ceduto a titolo definitivo al [[{{Calcio Bologna Football Club 1909|Bologna]]N}}, in cambio dell'attaccante brasiliano [[Sergio Clerici]] e di un conguaglio di 175 milioni di [[Lira italiana|lire]].<ref>{{cita|Corbani, Serina|p. 236|Corbani-Serina-1|titolo=La storia di Corbani}}</ref> Milita con profitto, dal punto di vista realizzativo, nelle file della squadra felsinea sino al 1975, sollevando due [[Coppa Italia|Coppe Italia]] nel [[Coppa Italia 1969-1970|1970]], anno in cui si fregia anche della [[Coppa di Lega Italo-Inglese 1970|Coppa di Lega Italo-Inglese]], e nel [[Coppa Italia 1973-1974|1974]]. I successi nella coppa nazionale arrivano entrambi col trionfo di Savoldi nelle [[Marcatori della Coppa Italia|relative classifiche marcatori]], e sono inframezzati nel [[Serie A 1972-1973|1972-1973]] dall'affermazione anche come [[Marcatori dei campionati italiani di calcio|capocannoniere della massima serie]], con 17 reti, a pari merito con [[Gianni Rivera]] e [[Paolo Pulici]].
 
Proprio coi bolognesi è suo malgrado protagonista di un fatto passato alla storia del calcio italiano: durante una trasferta ad [[Ascoli Piceno]] nella stagione [[Serie A 1974-1975|1974-1975]], Savoldi realizza un gol regolare ma non convalidato per l'intervento di un raccattapalle, Domenico Citeroni, che da dietro la rete respinge volontariamente la palla in campo dopo che la stessa aveva già varcato la linea di porta, ingannando così l'arbitro.<ref>{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/savoldi_raccattapalle.html|titolo=E così il raccattapalle fermò Savoldi...|sito=storiedicalcio.altervista.org}}</ref>
[[File:Lazio-Bologna, 1974-75, Savoldi e Chinaglia.jpg|thumb|left|Savoldi in rossoblù nella stagione 1974-1975, intento a salutare [[Giorgio Chinaglia]] della Lazio.]]
 
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===== Napoli =====
Nel luglio del 1975 il Bologna cedette Savoldi al {{Calcio Napoli|NBN}} per la cifra di un miliardo e quattrocento milioni di lire,<ref name="acquisto napoli">{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1495_02_1975_0150_0001_21261047/|titolo=Napoli depressa, miliardaria solo nello sport|pubblicazione=Stampa Sera|autore=Giorgio Gandolfi|data=11 luglio 1975|pagina=1}}</ref> più la cessione di(ancora [[Sergiouna volta) di Clerici]] e la metà del cartellino di [[Rosario Rampanti]] (fino ad allora in comproprietà tra Napoli e {{Calcio Torino|N}}), valutati nel complesso 600 milioni:<ref name="acquisto napoli" /> la cifra totale, fece guadagnare a Savoldi l'appellativo di ''Mister due miliardi''.
 
Tale operazione, la più costosa mai portata a termine nel mondo del calcio professionistico fino ad allora,<ref name="acquisto napoli" /> fu aspramente contestata anche nello stesso capoluogo partenopeo, in un periodo di grave crisi economica e recessione (che diede adito ai rappresentanti sindacali di argomentare che con metà della cifra spesa, sarebbe stato possibile rimborsare ai [[netturbino|netturbini]] della città gli stipendi arretrati loro dovuti dal Comune di Napoli);<ref name="acquisto napoli" /><ref name="acquisto napoli 2">{{cita web|url=http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=GiuseppeSavoldi|titolo=Giuseppe Savoldi|sito=cinquantamila.corriere.it|editore=Corriere della Sera}}</ref> tuttavia la passione sportiva dei napoletani prevalse sulle istanze sociali della città e la società registrò, grazie all'acquisto di Savoldi, 75&nbsp;000 abbonamenti entro la fine dell'agosto successivo<ref name="napoli abbonamenti">{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,11/articleid,1108_01_1975_0195_0011_21345575/|titolo=Napoli sogna e Savoldi è "Peppinello"|pubblicazione=La Stampa|autore=Giulio Accatino|data=26 agosto 1975|pagina=11}}</ref> con conseguenti tre miliardi di lire di incasso.<ref name="napoli abbonamenti" />
[[File:Ascoli-Napoli, 1978-79, Savoldi e Anastasi.jpg|thumb|Savoldi al Napoli nel 1978-1979, mentre esce dal campo assieme a [[Pietro Anastasi]] dell'Ascoli.]]
 
Nei quattro anni trascorsi sotto al Vesuvio sigla 77 gol complessivi,<ref>{{cita web|url=http://www.tuttomercatoweb.com/napoli/?action=read&idnet=dHV0dG9uYXBvbGkubmV0LTE5MjgwMQ|titolo=Hamsik, storico traguardo: lo slovacco raggiunge Savoldi in una speciale classifica|sito=tuttomercatoweb.com|data=11 maggio 2014}}</ref> vincendo nel 1976 un'altra [[Coppa Italia 1975-1976|Coppa Italia]] e una nuova [[Coppa di Lega Italo-Inglese 1970|Coppa Italo-Inglese]]; realizza inoltre due [[Gol#Quaterna|quaterne]], in un Napoli-[[Foggia Calcio|Foggia]] (5-0) di [[Serie A 1977-1978|campionato]]<ref>{{cita web|url=http://www.calcio.com/statistiche/ita-serie-a/5/|titolo=Più gol segnati da un giocatore in una partita|sito=calcio.com}}</ref> e in un Napoli-{{Calcio Juventus|NB}} (5-0) di [[Coppa Italia 1977-1978|Coppa Italia del 1978]], edizione che lo vide prevalere come miglior marcatore grazie a uno ''score'' di 12 reti, primato dell'epoca superato 11in stagioniseguito piùdal tardi dasolo [[Gianluca Vialli]] nelnell'edizione [[Coppa Italia 1988-1989|1988-891989]].
 
===== Ultimi anni =====
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Nel 1967 va a vestire per la prima volta la maglia azzurra, quella dell'[[Nazionale Under-21 di calcio dell'Italia|Under-21]], con cui nel settembre dello stesso anno vince la medaglia d'oro ai [[Giochi del Mediterraneo]] di [[Calcio ai V Giochi del Mediterraneo|Tunisi]].<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,0116_02_1967_0220_0008_7864957/|titolo=I calciatori azzurri a Tunisi vincono i Giochi (per sorteggio)|pubblicazione=Stampa Sera|data=18 settembre 1967|pagina=8}}</ref> In seguito, nel corso del 1975 ottiene le uniche convocazioni della carriera in [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale A]], con cui mette a referto quattro presenze e un gol, su [[calcio di rigore]], contro la {{NazNB|CA|GRE}} nell'amichevole di Firenze del 30 dicembre, l'ultima sua partita in azzurro.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,14/articleid,1110_01_1975_0301_0016_16359134/|titolo=Un buon fine d'anno per gli azzurri|pubblicazione=La Stampa|data=31 dicembre 1975|pagina=14}}</ref>
 
In generale, Savoldi non riuscì mai a entrare stabilmente nel ''giro azzurro'' da cui rimase escluso, a suo dire, per via di una carriera lontana dal calcio di vertice nonché per una certa predilezione, da parte dei commissari tecnici dell'epoca, verso la politica dei "blocchi" che riversava in nazionale buona parte dell'intelaiatura di una squadra di club:<ref>{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/giuseppe-savoldi.html|titolo=Giuseppe Savoldi|sito=storiedicalcio.altervista.org}}</ref> «ai miei tempi era diverso. Contavano i clan. Assistevo impotente alle convocazioni di chi giocava nella Juventus o nel Torino o nella Lazio: per mantenere gli equilibri, spesso giocavano insieme [[Roberto Bettega|Bettega]] e [[Francesco Graziani|Graziani]]. E non si può davvero dire che chi andava in campo al mio posto fosse meglio di me».<ref>{{cita web|url=http://www.tuttonapoli.net/le-interviste/savoldi-in-nazionale-contavano-i-clan-io-penalizzato-perche-giocavo-nel-napoli-in-italia-nessuno-come-insigne-195088|titolo=Savoldi: "In nazionale contavano i clan, io penalizzato {{sic|perchè}} giocavo nel Napoli! In Italia nessuno come Insigne"|sito=tuttonapoli.net|data=31 maggio 2014}}</ref>
 
=== Allenatore ===
A cavallo degli anni ottanta1980 e novanta1990 si è brevemente dedicato all'attività di [[allenatore]], guidando formazioni di [[Serie C1]] e [[Serie C2|C2]] quali [[Gruppo{{Calcio Sportivo TelgateCarrarese|Telgate]]N}}, [[Carrarese {{Calcio 1908Lecco|Carrarese]]N}}, [[Spezia{{Calcio CalcioLeffe|Spezia]]N}}, [[{{Calcio Lecco 1912Massese|Lecco]]N}}, [[Società{{Calcio SportivaSiena|N}}, Dilettantistica{{Calcio Massese CalcioSpezia|Massese]]N}} e [[Società{{Calcio Sportiva Robur SienaTelgate|Siena]]N}}, e conseguendo il suo miglior risultato nel campionato di [[Serie C2 1994-1995]] quando, subentrando a stagione in corso a [[Roberto Bacchin]] sulla panchina del [[Associazione Sportiva Dilettantistica Foot-Ball Club{{Calcio Saronno 1910|Saronno]]N}}, vinse i [[play-off]] ottenendo la promozione in C1.<ref>{{cita pubblicazione|formato=PDF|url=https://www.comune.saronno.va.it/servizi/funzioni/download.aspx?ID=7484&IDc=784|titolo=100 Passi Biancocelesti Nella Storia – Centenario FBC Saronno 1910|editore=Comune di Saronno|autore=Luigi De Micheli|data=18 marzo 2010}}</ref>
 
==Altre attività==
Durante la sua permanenza a Napoli si cimentò anche nelle vesti di cantante incidendo, nel 1978, il singolo ''La favola dei calciatori'' che ebbe un discreto riscontro sia commerciale — con circa 70 000 copie vendute sia di critica.<ref>{{cita web|url=http://isbn-atlante70.tumblr.com/post/4551446163/note-di-calcio-anni-70|titolo=Note di calcio anni ‘70|sito=isbn-atlante70.tumblr.com'70}}</ref> Ha inoltre avuto nel 2005 un piccolo ruolo nel cortometraggio ''[[Il ponte (film 2005)|Il ponte]]'', scritto da [[Francesco Tullio Altan|Altan]] e diretto da [[Stefano Missio]].<ref>{{cita news|url=http://ricerca.gelocal.it/ilpiccolo/archivio/ilpiccolo/2005/03/02/MF_18_ALTA.html|titolo=Ciak si gira il «corto» ispirato da Altan|pubblicazione=Il Piccolo|autore=Alessandro Dose|data=2 marzo 2005}}</ref>
 
==Statistiche==
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====Individuale====
* [[Cannonieri del campionato italiano di calcio|Capocannoniere]] della [[Serie A]]: 1
:[[Cannonieri del campionato italiano di calcio#Vincitori della classifica marcatori di Serie A|1972-1973]] <small>(17 gol)</small>
 
* Capocannoniere della [[Coppa Italia]]: 3
:[[Coppa Italia 1969-1970|1969-1970]] <small>(10 gol)</small>, [[Coppa Italia 1973-1974|1973-1974]] <small>(10 gol)</small>, [[Coppa Italia 1977-1978|1977-1978]] <small>(12 gol)</small>
 
* [[Cannonieri del campionato italiano di calcio|Capocannoniere]] della [[Serie A]]: 1
:[[Cannonieri del campionato italiano di calcio#Vincitori della classifica marcatori di Serie A|1972-1973]] <small>(17 gol)</small>
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