Giuseppe Savoldi: differenze tra le versioni

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Tra i centravanti italiani più prolifici della sua generazione, in [[Serie A]] ha collezionato 405 presenze segnando 168 reti, ponendolo in quindicesima posizione nella [[Classifica dei marcatori della Serie A|classifica marcatori ''all time'']] del massimo campionato italiano. Capocannoniere della [[Serie A 1972-1973]], e per 3 volte della [[Coppa Italia]] ([[Coppa Italia 1969-1970|1969-1970]], [[Coppa Italia 1973-1974|1973-1974]] e [[Coppa Italia 1977-1978|1977-1978]]), vanta il primato dell'attaccante che più volte (12) è riuscito a presenziare nella ''top ten'' dei marcatori della massima serie italiana.<ref>{{cita news|titolo=Beppe Savoldi ospite fisso nella top ten dei bomber|pubblicazione=SportWeek|autore=Massimo Parrini|data=12 marzo 2016|numero=nº 10 [724]|paginap=18}}</ref>
 
==Biografia==
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===== Napoli =====
Nel luglio del 1975 il Bologna cedette Savoldi al {{Calcio Napoli|N}} per la cifra di un miliardo e quattrocento milioni di lire,<ref name="acquisto napoli">{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,1/articleid,1495_02_1975_0150_0001_21261047/|titolo=Napoli depressa, miliardaria solo nello sport|pubblicazione=Stampa Sera|autore=Giorgio Gandolfi|data=11 luglio 1975|paginap=1}}</ref> più la cessione (ancora una volta) di Clerici e la metà del cartellino di [[Rosario Rampanti]] (fino ad allora in comproprietà tra Napoli e {{Calcio Torino|N}}), valutati nel complesso 600 milioni:<ref name="acquisto napoli" /> la cifra totale, fece guadagnare a Savoldi l'appellativo di ''Mister due miliardi''.
 
Tale operazione, la più costosa mai portata a termine nel mondo del calcio professionistico fino ad allora,<ref name="acquisto napoli" /> fu aspramente contestata anche nello stesso capoluogo partenopeo, in un periodo di grave crisi economica e recessione (che diede adito ai rappresentanti sindacali di argomentare che con metà della cifra spesa, sarebbe stato possibile rimborsare ai [[netturbino|netturbini]] della città gli stipendi arretrati loro dovuti dal Comune di Napoli);<ref name="acquisto napoli" /><ref name="acquisto napoli 2">{{cita web|url=http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=GiuseppeSavoldi|titolo=Giuseppe Savoldi|editore=Corriere della Sera}}</ref> tuttavia la passione sportiva dei napoletani prevalse sulle istanze sociali della città e la società registrò, grazie all'acquisto di Savoldi, 75&nbsp;000 abbonamenti entro la fine dell'agosto successivo<ref name="napoli abbonamenti">{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,11/articleid,1108_01_1975_0195_0011_21345575/|titolo=Napoli sogna e Savoldi è "Peppinello"|pubblicazione=La Stampa|autore=Giulio Accatino|data=26 agosto 1975|paginap=11}}</ref> con conseguenti tre miliardi di lire di incasso.<ref name="napoli abbonamenti" />
[[File:Ascoli-Napoli, 1978-79, Savoldi e Anastasi.jpg|thumb|Savoldi al Napoli nel 1978-1979, mentre esce dal campo assieme a [[Pietro Anastasi]] dell'Ascoli.]]
 
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[[File:Italia vs Grecia (Firenze, 1975) - Rigore di Giuseppe Savoldi.jpg|thumb|left|Savoldi sigla il suo unico gol in nazionale maggiore, superando dal dischetto il portiere greco Kelessidis nell'amichevole di Firenze del 30 dicembre 1975.]]
 
Nel 1967 va a vestire per la prima volta la maglia azzurra, quella dell'[[Nazionale Under-21 di calcio dell'Italia|Under-21]], con cui nel settembre dello stesso anno vince la medaglia d'oro ai [[Giochi del Mediterraneo]] di [[Calcio ai V Giochi del Mediterraneo|Tunisi]].<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,8/articleid,0116_02_1967_0220_0008_7864957/|titolo=I calciatori azzurri a Tunisi vincono i Giochi (per sorteggio)|pubblicazione=Stampa Sera|data=18 settembre 1967|paginap=8}}</ref> In seguito, nel corso del 1975 ottiene le uniche convocazioni della carriera in [[Nazionale di calcio dell'Italia|nazionale A]], con cui mette a referto quattro presenze e un gol, su [[calcio di rigore]], contro la {{NazNB|CA|GRE}} nell'amichevole di Firenze del 30 dicembre, l'ultima sua partita in azzurro.<ref>{{cita news|url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,libera/action,viewer/Itemid,3/page,14/articleid,1110_01_1975_0301_0016_16359134/|titolo=Un buon fine d'anno per gli azzurri|pubblicazione=La Stampa|data=31 dicembre 1975|paginap=14}}</ref>
 
In generale, Savoldi non riuscì mai a entrare stabilmente nel ''giro azzurro'' da cui rimase escluso, a suo dire, per via di una carriera lontana dal calcio di vertice nonché per una certa predilezione, da parte dei commissari tecnici dell'epoca, verso la politica dei "blocchi" che riversava in nazionale buona parte dell'intelaiatura di una squadra di club:<ref>{{cita web|url=http://www.storiedicalcio.altervista.org/giuseppe-savoldi.html|titolo=Giuseppe Savoldi}}</ref> «ai miei tempi era diverso. Contavano i clan. Assistevo impotente alle convocazioni di chi giocava nella Juventus o nel Torino o nella Lazio: per mantenere gli equilibri, spesso giocavano insieme [[Roberto Bettega|Bettega]] e [[Francesco Graziani|Graziani]]. E non si può davvero dire che chi andava in campo al mio posto fosse meglio di me».<ref>{{cita web|url=http://www.tuttonapoli.net/le-interviste/savoldi-in-nazionale-contavano-i-clan-io-penalizzato-perche-giocavo-nel-napoli-in-italia-nessuno-come-insigne-195088|titolo=Savoldi: "In nazionale contavano i clan, io penalizzato {{sic|perchè}} giocavo nel Napoli! In Italia nessuno come Insigne"|data=31 maggio 2014}}</ref>