Nadir Shah: differenze tra le versioni

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Nadir si accordò per cessare i massacri ed a ritirarsi dalla città, ma Mohammad Shah gli dovette dare di conseguenza le chiavi del tesoro reale perdendo in quell'occasione una serie di oggetti preziosi come il [[Takht e Taus|Trono del Pavone]] che divenne un simbolo della potenza imperiale persiana. Si è stimato che Nadir prese con sé un tesoro per un valore di 700.000.000 di rupie. Tra i molti gioielli, Nadir ottenne anche i diamanti [[Koh-i-Noor]] e [[Darya-ye Noor]]. Le truppe persiane lasciarono Delhi all'inizio di maggio del 1739, ma prima di lasciare la città, Nadir decise di farsi cedere tutti i territori ad est dell'Indo da Muhammad Shah.<ref>{{cite book|last1=Axworthy|first1=Michael|title=Sword of Persia: Nader Shah, from Tribal Warrior to Conquering Tyrant|date=2010|publisher=I.B. Tauris|isbn=978-0857733474|pages=212, 216}}</ref> I soldati di Nadir portarono in Persia anche un centinaio tra elefanti, cavalli e cammelli. Le somme saccheggiate in India fecero si che Nadir poté fermare la tassazione in Iran per un periodo di tre anni dopo il suo ritorno.<ref>Axworthy pp.1–16, 175–210</ref> Il suo obbiettivo rimaneva comunque avere il denaro necessario per proseguire la lotta contro il vicino [[Impero ottomano]],<ref>{{cite book|url=https://books.google.com/books?id=9o0AAwAAQBAJ&pg=PR15&lpg=PR15&dq=nader+shah+most+powerful+in+the+world&source=bl&ots=xUwP9BVabm&sig=D_IapjOD5xv2rmTfU-baigg-bWI&hl=nl&sa=X&ei=ewiFU-6kFcW2PbCkgOAJ&ved=0CFAQ6AEwBDgK#v=onepage&q=nader%20shah%20most%20powerful%20in%20the%20world&f=false|title=The Sword of Persia: Nader Shah, from Tribal Warrior to Conquering Tyrant|accessdate=8 March 2015}}</ref> e proseguire altre campagne nel [[Caucaso]] settentrionale.
 
==Il Caucaso settentrionale, l'Asia centrale, l'Arabia e la seconda guerra ottomana==
{{vedi anche|Guerra ottomano-persiana (1743–46)|Campagna di Nadir nel Dagestan}}
 
La campagna indiana fu lo [[zenith]] della carriera di Nadir. Lo scià iniziò a divenire sempre più dispotico e la sua salute mentale iniziò a declinare. Aveva lasciato suo figlio Reza Qoli Mirza a dirigere la Persia in sua assenza. Reza aveva mantenuto l'ordine, talvolta con crudeltà, preservando comunque la pace in Persia. Avendo avuto voce del fatto che suo padre era morto, aveva realizzato i primi preparativi per assumerne la corona. Questi includevano l'assassinio dell'ex scià Tahmasp e della sua famiglia, incluso Abbas III che aveva nove anni. Saputa la notizia, la moglie di Reza, che era la figlia di Tahmasp, si suicidò. Nadir non fu impressionato dal gesto del figlio quando lo seppe, ma lo redarguì severamente per quanto accaduto per poi prenderlo con sé in una spedizione per conquistare il territorio della [[Transoxiana]]. Nel 1740 conquistò il Khanato di [[Khiva]]. Dopo che i persiani ebbero forzato gli [[uzbechi]] del khanato di [[Bokhara]] a sottomettersi, Nadir era intenzionato a far sposare a Reza la figlia primogenita del khan in quanto discendente dell'eroe [[Genghis Khan]], ma Reza si rifiutò e Nadir la sposò per sé. Nadir conquistò inoltre [[Khwarezm]] durante la sua spedizione in Asia centrale.<ref>[http://librarun.org/book/63545/195 Svat Soucek, ''A history of inner asia page'' 195: ''in 1740 Nadir Shah, the new ruler of Iran, crossed the Amu Darya and, accepting the submission of Muhammad Hakim Bi which was then formalized by the acquiescence of Abulfayz Khan himself, proceeded to attack Khiva. When rebellions broke out in 1743 upon the death of Muhammad Hakim, the shah dispatched the ataliq’s son Muhammad Rahim Bi, who had accompanied him to Iran, to quell them. Mohammad hakim bi was ruler of the khanate of bukhara at that time]''</ref>
[[File:Kars 1745.jpg|thumb|La [[Battaglia di Kars (1745)]] fu l'ultima grande battaglia sul campo di Nadir nella sua spettacolare carriera militare]]
Nadir decise di punire il [[Dagestan]] per la morte di suo fratello Ebrahim Qoli che era rimasto ucciso in una campagna militare alcuni anni prima. Nel 1741, mentre Nadir stava attraversando la foresta di [[Mazanderan]] sul percorso per raggiungere il Daghestanis, un assassino gli sparò ma Nadir rimase ferito solo di striscio. Di questo fatto egli iniziò a sospettare suo figlio e lo confinà a [[Tehran]]. Il peggioramento della salute mentale di Nadir peggiorò ulteriormente il suo temperamento e fu proprio questa una delle cause della sua perdita di iniziativa nella guerra contro i [[Lezgini]] del Daghestan. Questi ripresero infatti una guerriglia che i persiani non riuscirono a frenare.<ref>Spencer C. Tucker. [https://books.google.nl/books?id=h5_tSnygvbIC&pg=PA739&dq=nader+shah+defeat+dagestan&hl=nl&sa=X&ved=0CEEQ6AEwBzgKahUKEwjx1uDxxefGAhWBSXIKHZNFAw4#v=onepage&q=nader%20shah%20defeat%20dagestan&f=false "A Global Chronology of Conflict: From the Ancient World to the Modern Middle East: From the Ancient World to the Modern Middle East"] p 739</ref> Anche se Nadir riuscì a conquistare gran parte del Dagestan durante la campagna, la guerra impegnata dai Lezgini, dagli Avari e dai Lak fece avere breve vita alle conquiste persiane nella regione del Caucaso settentrionale; alcuni giorni dopo, Nadir [[Campagna di Nadir nel Dagestan|venne costretto a ritirarsi]]. Contemporaneamente, Nadir accusò suo figlio pubblicamente di aver tentato il suo assassinio a Mazanderan pagando un killer. Reza Qoli protestò pesantemente per la sua innocenza, ma venne accecato dal padre per punizione, anche se questi se ne pentì subito dopo. Poco dopo, Nadir iniziò a giustiziare i nobili che avevano difeso suo figlio. In questi ultimi anni, Nadir divenne sempre più paranoico, ordinando l'assassinio di un gran numero di nemici o sospettati tali.
Data la ricchezza comunque ottenuta in India, Nadir iniziò anche la costruzione della [[Marina persiana]]. Col legno proveniente da [[Mazandaran]], costruì le prime navi al porto di [[Bushehr]] che andarono ad unirsi a quelle conquistate in India.<ref name="iranica"/> riprese l'isola del [[Bahrain]] dagli arabi. Nel 1743, conquistò l'[[Oman]] e la sua capitale [[Muscat]]. Nel 1743, Nadir [[Guerra ottomano-persiana (1743–46)|iniziò un'altra guerra]] contro l'[[Impero ottomano]]. Malgrado l'avere un grande esercito a propria disposizione, la campagna di Nadir non fu brillante a livello militare. Si concluse nel 1746 con la firma del [[Trattato di Kerden]], col quale gli ottomani permisero a Nadir di occupare solo [[Najaf]].<ref>Axworthy pp. 175–274</ref>
 
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