Guerra nucleare: differenze tra le versioni

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Successivamente la fine del secondo conflitto mondiale ulteriori ricerche sulle reazioni nucleari hanno portato alla realizzazione di tecnologie sempre più complesse e talmente sofisticate da permettere l'ipotesi di scenari futuristici di guerre nucleari in cui tutti gli equilibri della natura avrebbero vacillato e l'eccessiva potenza dell'uomo avrebbe potuto mettere in discussione l'esistenza stessa della civiltà umana. Tuttavia la fine della guerra fredda e la dissoluzione dell'Unione Sovietica hanno decretato se non di fatto almeno in linea di principio la fine dell'era nucleare.
 
Per tutto l'arco della [[Guerra Fredda]] l'Europa Occidentale dei paesi alleati della [[Nato]] avrebbe goduto di una protezione "teorica" da parte degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] nel caso fosse scoppiata una guerra nucleare fra la superpotenza americana e l'[[Unione Sovietica]]. In caso di attacco nucleare l'[[Europa]] sarebbe stata coperta da un "ombrello" atomico da parte degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]. L'[[ombrello atomico]] non fu mai una struttura fisica realmente esistente quanto piuttosto un codice teorico di norme strategico-militari congetturato dal [[Il Pentagono|Pentagono]] e dal governo centrale di [[Washington DC]] che con l'ausilio di una rete di elaboratori digitali collegati ad un circuito telematico satellitare ad alta priorità avrebbe permesso un'azione strategica automatica di risposta ad un' eventuale attacco atomico da parte dell'[[Unione Sovietica]] in [[Europa]].
 
==Conseguenze==