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Nel settembre 1920 Forti aderì alla chiamata del professore [[Francesco Brombin]] che aveva selezionato una quarantina di giovani con i quali costituire un [[fascio di combattimento]] a [[Ferrara]]<ref>{{cita|Vincenzo Caputo|p. 195}}</ref>. Forti ne divenne segretario amministrativo e poco tempo dopo anche comandante della squadra d'azione ferrarese<ref>{{cita|Ferretti|p. 43}}</ref>. Inizialmente la squadra di Forti iniziò sottraendo dagli edifici pubblici le [[Bandiera rossa|bandiere rosse]] esposte sostituendole con il [[tricolore italiano]]<ref>{{cita|Ferretti|p. 43}}</ref>. Il primo scontro di piazza a Ferrara avvenne il 15 novembre 1920 quando in [[corso Vittorio Emanuele II]] la squadra fascista incappò in una comunista che marciava intonando [[Bandiera rossa (canzone)|bandiera rossa]]<ref>{{cita|Ferretti|p. 45}}</ref>. Nello scontro che seguì Forti, che comandava i fascisti, in una colluttazione fu ferito a un dito da un colpo di pistola<ref>{{cita|Ferretti|p. 45}}</ref>.
 
Su richiesta di [[Leandro Arpinati]] a [[Olao Gaggioli]] fu costituito un plotone di ferraresi da inviare in supporto a Bologna<ref>http://parridigit.istitutoparri.eu/public/multimediale/1/Monografie/multimedia_source/La_/st/La_strage_di_palazzo_d_Accursio.pdf p.268</ref> dove le elezioni amministrative erano state vinte dai socialisti<ref>{{cita|Ferretti|p. 46}}</ref>, il 19 novembre il comando fu affidato a Forti e al [[tenente]] Magni. La rappresentanza ferrarese il 21 novembre 1920 ebbe l'onore di aprire il corteo, ma quando giunsero quasi in piazza del Nettuno dove erano state esposte numerose bandiere rosse sfondarono il cordone di sicurezza predisposto dalla forza pubblica dirigendosi quindi verso il Comune che si trovava in [[palazzo d'Accursio]]<ref>{{cita|Ferretti|p. 46}}</ref>. Nella piazza la folla accorsa per presenziare l'insediamento del sindaco socialista [[Ennio Gnudi]], presa dal panico, cercò rifugio sotto gli archi di palazzo d'Accursio dove fu bersagliata da [[bombe a mano]] dalle [[Guardie Rosse (Italia)|Guardie Rosse]] che l'aveva scambiata per assalitori. [[Strage di Palazzo d'Accursio|Nella giornata si contarono diversi morti]].
 
Il 12 ottobre 1921 si sposò con Elsa Castaldini.