Hugh O'Neill: differenze tra le versioni

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O'Neill seguì la politica di Shane nell'armare la popolazione, piuttosto che confidare unicamente sulle forze mercenarie, come i ''redshank'' scozzesi ed i ''bonnaught''.
Questa scelta gli permise di mettere in campo una forza tattica impressionante, con tanto di archibugi e polvere da sparo forniti dalla Spagna e dalla Scozia, e nel [[1595]] diede un colpo inaspettato alle autorità della corona inglese mettendo in rotta un contingente di soldati inglesi nella [[battaglia di Clontibret]].
A dispetto della tradizionale inimicizia tra la sua gente ede gli O'Donnell, O'Neill si alleò con [[Hugh Roe O'Donnell]], figlio del precedente alleato di Shane e nemico [[Hugh O'Donnell]], ed i due capoclan aprirono delle relazioni diplomatiche con il re [[Filippo II di Spagna]]. In alcune delle loro missive destinate al re - intercettate dalle spie del ''Lord Deputy of Ireland'', Sir [[William Russell]] - essi mostrano di essersi autoproclamati campioni in nome della [[Chiesa cattolica]], rivendicando la libertà di coscienza così come la libertà politica per la popolazione nativa dell'Irlanda. Nell'aprile del [[1596]], O'Neill ricevette garanzie di aiuti dalla Spagna, e scelse allora di temporeggiare con le autorità inglesi, fingendo di professare fedeltà alla corona come richiedevano le circostanze. Questa condotta fu vincente e persino quando Sir [[John Norris]] cercò di smascherarlo, O'Neill riuscì a ritardare i tentativi inglesi di penetrare nel suo territorio per oltre due anni.
 
=== La battaglia di Yellow Ford ===