Ricomincio da tre: differenze tra le versioni

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'''''Ricomincio da tre''''' è un [[film]] diretto dal regista [[Massimo Troisi]]. È il primo film dietro la macchina da presa dell'attore napoletano. Uscito nel [[1981]], ebbe un grande successo di pubblico e critica, tanto da valergli incassi record e la vittoria di due [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]], quello per il [[David di Donatello per il miglior film|miglior film]] e per il [[David di Donatello per il miglior attore protagonista|miglior attore]].
 
Ancora oggi, ilIl [[film]] detiene il record di maggiore permanenza nelle [[Sala cinematografica|sale cinematografiche]] italiane, con più di 600 giorni di programmazione.{{citazione necessaria}}
 
Incassò circa 15 miliardi di lire.
==Trama==
{{quote|<small>''Troisi''</small>: Chell ch’è stato è stato... basta, ricomincio da tre...<br /><small>''Arena''</small>: Da zero!...<br /><small>''Troisi''</small>: Eh?...<br /><small>''Arena''</small>: Da zero: ricomincio da zero.<br/><small>''Troisi''</small>: Nossignore, ricomincio da... cioè... tre cose me so' riuscite dint'a vita, pecché aggia perdere pure chest? Aggia ricominciàricomincia' da zero? Da tre!|[[Massimo Troisi]] a [[Lello Arena]] nella scena che ispira il titolo del film}}
[[San Giorgio a Cremano]], primi anni del [[Terremoto dell'Irpinia del 1980|dopo-terremoto]]. Gaetano è un ragazzo timido che vive con il padre (monco di una mano, che aspetta il miracolo della ricrescita), la madre, il fratello e la sorella. Stanco della vita da provincialotto fatta di famiglia, di banali uscite con gli amici, tra cui l'affezionato Lello Sodano, col quale ha un rapporto spassosamente conflittuale, e di un alienante lavoro in un'azienda alimentare, decide di trasferirsi a Firenze dalla zia paterna. <br/> Gaetano decide quindi di partire facendo l'autostop. L'automobilista che gli offre un passaggio si rivela però essere un depresso con tendenze suicide, che ha deciso di farla finita proprio con un incidente d'auto. Gaetano riesce a dissuaderlo dai propositi suicidi e accetta di accompagnarlo a un centro d'igiene mentale, a [[Firenze]]. Dopo un improbabile quanto esilarante dialogo con un paziente del centro, qui Gaetano incontra l'infermiera Marta, dalla quale rimane colpito. <br/>
Finalmente, giunge a casa della zia che deve, tuttavia, abbandonare poco dopo poiché la stessa zia intrattiene un rapporto con un amante che tiene nascosto alla famiglia, si trasferisce a casa di Frank, un predicatore amico della zia. Il giorno dopo il cambio di casa, Gaetano reincontra Marta. Tra i due inizia una forte amicizia. Frank, nel frattempo, coinvolge Gaetano nelle sue predicazioni, portandolo a casa della signora Ida, un'anziana dal carattere duro e dalla mentalità retriva, madre di Robertino, un attempato ragazzo che a causa dell'oppressione materna è cresciuto con molte timidezze e complessi. <br/>