Repubblica Italiana (1802-1805): differenze tra le versioni

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Il primo articolo proclamava la religione cattolica come religione di Stato, mentre il secondo articolo sanciva la sovranità risiedeva nei cittadini. ''Organo primitivo'' di questa sovranità erano i tre collegi elettorali dei possidenti, dei dotti e dei commercianti, con sede stabilita, rispettivamente a [[Milano]], [[Brescia]], e [[Bologna]]. I membri dei tre collegi, eletti a vita, si radunavano, su invito del governo, per completare i loro corpi e per predisporre le liste per la nomina dei componenti della Consulta di Stato, del Corpo Legislativo, dei tribunali di revisione e di cassazione e dei commissari della contabilità. Tale nomina spettava poi alla Censura, una commissione formata da ventuno membri scelti all'interno dei collegi elettorali, che si doveva riunire a [[Cremona]].
 
== =Presidente e Vicepresidente ===
Il Governo della Repubblica era affidato a un Presidente (Napoleone Bonaparte), a un vicepresidente, a una consulta di stato, a un consiglio legislativo e dei ministri. Al Presidente, vero arbitro e controllore supremo della vita politica, spettava "l'iniziativa di tutte le leggi" e "di tutte le negoziazioni diplomatiche", la nomina del vicepresidente, del segretario di stato, degli agenti civili, dei diplomatici, dei capi delle forze armate, dei generali, dei membri del consiglio legislativo e dei ministri, per mezzo dei quali esercitava il [[potere esecutivo|Potere Esecutivo]].