Dulia: differenze tra le versioni

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La parola '''dulia''' (dal greco ''doulia''; in latino ''servitus'') è un termine teologico usato in ambito [[cristiano]], in particolare nella [[Chiesa cattolica]] e [[Chiesa ortodossa|ortodossa]], per indicare l'onore reso ad un [[santo]], distinto dal [[culto]] di [[latria]] riservato a [[Dio]].
 
Mella [[chiesa latina]] il [[padre della chiesa]] [[Agostino di Ippona]] (De Civ. Dei, X, ii, 1) distingue due tipi di ''servitus'': "Quello che è dovuto agli uomini... che in greco è chiamato dulia; quello, chiamato [[latria]], che è il servizio che appartiene al culto di Dio". [[Tommaso d'Aquino]] (II-II:103:3) fonda la distinzione sulla differenza fra il dominio supremo di Dio e quello che gli uomini possono esercitare fra di loro. I teologi cattolici ritengono la differenza non sia di grado ma di essenza, e che fra dulia e latria ci sia la stessa differenza che fra creatura e creatore. Un'ulteriore distinzione viene fatta fra dulia in senso assoluto, l'onore reso alle persone, e dulia in senso relativo, l'onore reso agli oggetti inanimati, come immagini ([[iconodulia]]) o reliquie. Per quanto riguarda i santi, dulia comprende la [[venerazione]] e l'[[invocazione]]. Nel primo caso si tratta dell'onore reso al santo, nel secondo è la richiesta di intercessione.