Squillace: differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua}}
{{organizzare|Non segue [[Wikipedia:Modello di voce/Comuni italiani]].}}
{{NN|Calabria|giugno 2014}}
{{Divisione amministrativa
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'''Squillace''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:3608}} abitanti della [[provincia di Catanzaro]]. La Squillace Storica<ref>Detta anche Squillace Superiore o Squillace Antica.</ref> sorge su tre colli a circa 344 metri [[s.l.m.]] chiusi da due torrenti, l'[[Alessi (torrente)|Alessi]] e il Ghetterello. È posta in una posizione strategica a controllo dell'omonimo [[Golfo di Squillace|golfo]] sul [[mare Ionio]], sul quale sorgono i quartieri di Squillace Marina<ref>Detta anche Squillace Lido o Squillace Scalo.</ref> e Fiasco Baldaia.
 
== Storia e mito della città di Squillace ==
=== Le origini ===
Le sue origini si perdono nel lungo trascorrere del tempo, mentre la leggenda conferisce ad [[Ulisse]] la fondazione della città. Il Re di [[Itaca]], mentre stava tornando a [[Troia]], approda, dopo una tempesta, in una zona pianeggiante tra il fiume [[Corace (fiume)|Corace]] e il fiume Alessi, qui avrà origine Squillace. Altre fonti storiche vedono in [[Menesteo]] il fondatore della città. Il primo nome che si conosce del comune è Skyllation, località che divenne un importante centro di comunicazione e un porto militare e commerciale di grande importanza. Il suo porto viene perfettamente descritto da [[Virgilio]] nell' ''[[Eneide]]'': “...''.Hinc sinus Hercules si vera est fama Tarenti cernitur, attolit se diva Lacinia contra. Caulonisque arces et navifragum Scylaceum ..."''<ref>Trad. Lat " .... ''di qui si scorge il golfo di Taranto sacro ad Ercole, se è vero quanto si dice, e di fronte si erge la dea Lacinia e le rocche di Caulon e Scylaceum che infrange le navi''."<br />
Virgilio, ''Eneide'' , III, 551-553.
</ref>
 
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Con l'avvento di [[Napoleone]], la città divenne il centro direttivo per i paesi vicini : [[Stalettì]], [[Borgia (Italia)|Borgia]], [[Girifalco]], [[Amaroni]] e Sant'Elia. Caduto l'[[Primo Impero francese|impero Francese]], il sud d'Italia tornò, grazie al [[Congresso di Vienna]], sotto la giurisdizione [[Borboni di Napoli|Borbonica]]. Squillace perse ogni diritto sui paesi vicini, restando legato solo il paesino di Amaroni. I moti del [[1820]] - [[1821]], che sconvolsero l'Europa, trovarono in varie città della [[Calabria]] ionica molti sostenitori, tra cui Squillace, dove le idee risorgimentali trovano la loro massima espressioni in 3 illustri personaggi che contribuiranno all'[[unità d'Italia]]: il gen. [[Guglielmo Pepe]], il gen. [[Florestano Pepe]] e [[Damiano Assanti]]. Guglielmo Pepe già a sedici anni si fece notare come valoroso combattente e difensore di ideali patriottici, forse pari a quelli del [[Mazzini]] e del [[Garibaldi]]. Il gen. Pepe con la legione italica affronta in battaglia gli austriaci a [[Battaglia di Marengo|Marengo]]. Dopo un breve ritorno a Squillace si pone contro i [[Borbone di Napoli|Borboni]], ma viene arrestato e, pur rimanendovi solo tre anni, venne condannato a vita nella ''Fossa del Marittimo''. La cacciata dei Borboni lo vede bonopartista come ufficiale d'ordinanza di [[Gioacchino Murat]], e, con la [[restaurazione]] borbonica, fidandosi del revisionismo costituzionale di re [[Ferdinando II delle Due Sicilie|Ferdinando II]], accetta la carica di comandante dell'esercito del [[Regno delle due Sicilie]]. Nel [[1848]] ritorna a [[Napoli]], dopo un altro esilio a [[Londra]], dove è incaricato dal Re di Napoli di un comando militare; Guglielmo Pepe disobbedisce agli ordini superiori per correre in difesa di Venezia, seguito dal fratello Florestano e da Damiano Assanti. Guglielmo Pepe tornato a Napoli viene esiliato in Francia, poi va a [[Torino]] dove muore nel [[1855]]. Il generale Pepe viene rimpiazzato, nel ruolo di difensore di una patria che ancora non esiste, da Damiano Assanti, che, distintosi già a Venezia, nel [[1859]] partecipa alla campagna militare per l'unità d'Italia, partecipando anche alla [[spedizione dei Mille]] che gli valse la nomina, da parte di Garibaldi, a generale Comandante della divisione ''Cosenza''. Nella Campagna del 1860-1861, Assanti dà il nome alla I° Brigata in cui era stata incorporata la [[Divisione Stocco]], divenuta dopo il 21 novembre [[1860]] la IV Risorgimento. Importante anche il suo contributo politico. Deputato in quattro legislature, dal [[1873]] ricopri anche la carica di senatore. Indulgendo all' aneddottica ricordiamo il suo duello con il giornalista Suller che aveva denigrato il comportamento dei meridionali a Venezia: gli fracassò la testa con un colpo di pistola.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
== Squillace oggi ==
 
{{Immagine grande|Panorama Squillace.JPG|1000px|<center>Panorama di Squillace dal Castello con vista sul Mar Ionio}}
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[[File:Via di squillace.JPG|thumb|Via di Squillace|203x203px]]
Squillace Storica è divisa in quartieri più piccoli, tra i quali spiccano il centro storico<ref>La zona più importante della città dal punto di vista culturale ed amministrativo.</ref>, e la Squillace Nuova, quartiere di recente costruzione che si espande da ''Viale Fuori le Porte'' fino alla ''Contrada Micciulla''. Oltre ai quartieri ve ne sono altri più piccoli di aspetto rurale. Nel centro storico sono inoltre presenti molteplici monumenti e chiese, tra cui il Duomo, il Castello Normanno, il palazzo del [[Comuni italiani|Municipio]] e il Centro del Folklore. Un ampio lavoro di restauro ha reso al [[castello]] quell'imponenza persa da tempo, rendendo Piazza Castello un luogo importante per i turisti che finalmente possono godere della meravigliosa veduta.
 
Squillace vanta un riconoscimento speciale da parte del [[Ministero dello Sviluppo Economico]] che consente ai [[Ceramista|ceramisti]] squillacesi di applicare il marchio [[Denominazione di origine controllata|DOC]] sulle proprie [[ceramica|ceramiche]], caratteristica che la rende unica in Calabria. Feste e tradizioni sono ritornate in auge nella città antica grazie alle associazioni presenti sul territorio, all'impegno e alla partecipazione di cittadini volenterosi e volontari. Tra le manifestazioni più sentite si ricorda il ''Palio del Principato'', la ''Cavalcata dei Magi'', Castello in festa, Il [[Presepe vivente|Presepe Vivente]].
 
===Squillace Lido===
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=== Palazzi e chiese ===
[[File:Cattedrale di Squillace.JPG|thumb|[[Concattedrale di Santa Maria Assunta (Squillace)|Concattedrale di Santa Maria Assunta]]]]
[[File:Chiesa di Squillace.JPG|thumb|upright=0.7|Chiesa di [[San Pietro|San Pietro Apostolo]]]]
[[File:Chiesa di Squillace 2.JPG|thumb|upright=0.7|Chiesa di [[San Nicola delle Donne]] o dell'[[Immacolata Concezione|Immacolata]]]]
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=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Squillace}}
 
=== Tradizioni e folclore ===
Squillace vanta un riconoscimento speciale da parte del [[Ministero dello Sviluppo Economico]] che consente ai [[Ceramista|ceramisti]] squillacesi di applicare il marchio [[Denominazione di origine controllata|DOC]] sulle proprie [[ceramica|ceramiche]], caratteristica che la rende unica in Calabria. Feste e tradizioni sono ritornate in auge nella città antica grazie alle associazioni presenti sul territorio, all'impegno e alla partecipazione di cittadini volenterosi e volontari. Tra le manifestazioni più sentite si ricorda il ''Palio del Principato'', la ''Cavalcata dei Magi'', Castello in festa, Il [[Presepe vivente|Presepe Vivente]].
 
== Cultura ==
 
== Persone legate a Squillace ==
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== Economia ==
Squillace vanta un riconoscimento speciale da parte del [[Ministero dello Sviluppo Economico]] che consente ai [[Ceramista|ceramisti]] squillacesi di applicare il marchio [[Denominazione di origine controllata|DOC]] sulle proprie [[ceramica|ceramiche]], caratteristica che la rende unica in Calabria.
=== Artigianato ===
Tra le attività più tradizionali e rinomate vi sono quelle [[artigianato|artigianali]], che si distinguono per la lavorazione delle [[terracotte]], caratterizzate da tecniche bizantine ed elementi religiosi o colti dalla fauna.<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=3 | p=15}}</ref><ref name=TurCal>{{Cita web | url=http://www.turiscalabria.it/dettaglio_attrattore/-/journal_content/56_INSTANCE_Be6RVNWx36cr/10180/68250 | titolo= La ceramica ingobbiata e graffita di Squillace | accesso=26 maggio 2016}}</ref>
 
== Amministrazione ==
'''I sindaci di Squillace'''
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*1947-1951: Giuseppe Rhodio
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===Gemellaggi===
*{{Gemellaggio|Grecia|Itaca|2007}}
 
==Galleria d'immagini==
<gallery>
File:Cattedrale di Squillace.JPG|[[Concattedrale di Santa Maria Assunta (Squillace)|Concattedrale di Santa Maria Assunta]]
File:Interno cattedrale di squillace.JPG|Interno della Cattedrale di Squillace
File:Ingresso del castello di Squillace.JPG|Ingresso del castello di Squillace
File:Insegna su tommaso campanella a squillace.JPG|Insegna su tommaso campanella a squillace
File:Dentro il castello di Squillace.JPG|Dentro il castello di Squillace
</gallery>
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
 
* M. Mafrici, ''Squillace e il suo Castello nel Sistema Difensivo Calabrese'', Barbaro Ed., 0ppido Mamertino (RC), 1980.
* C. Mulè, ''Scyllaceum prima urbium Brettiorum'', Frama Sud, Chiaravalle Centrale(RC), 1983.
* L. Codispoti, ''Skylletion-Scolacium-Squillace e Cassiodoro'', Frama Sud, Chiaravalle Centrale, 1976
* {{la}} Pius Bonifacius Gams, [http://www.wbc.poznan.pl/dlibra/doccontent?id=65154&dirids=1 ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], Leipzig 1931, p.&nbsp;927
* {{la}} Konrad Eubel, ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002716&mediaType=application/pdf vol. 1], pp.&nbsp;461–462; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002717&mediaType=application/pdf vol. 2], p.&nbsp;241; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002718&mediaType=application/pdf vol. 3], p.&nbsp;303; [http://sul-derivatives.stanford.edu/derivative?CSNID=00002719&mediaType=application/pdf vol. 4], p.&nbsp;321
* {{fr}} [[Charles-Louis Richard]] ete Jean Joseph Giraud, [http://books.google.it/books?id=ZrtIAAAAMAAJ&pg=RA2-PA237 ''Bibliothèque sacrée, ou Dictionnaire universel historique, dogmatique, canonique, géographique et chronologique des sciences ecclésiastiques''], Paris: Boiste fils ainé, 1825, vol. XXIV, pp.&nbsp;237–239
*"Squillace". In: Vincenzio d'Avino, [http://books.google.it/books?id=fUIsAAAAYAAJ&pg=PA652#PPA652,M1 ''Cenni storici sulle chiese arcivescovili, vescovili, e prelatizie (nullius) del regno delle due Sicilie''], Napoli: Ranucci, 1848, pp.&nbsp;652–656
* Gaetano Moroni, "SQUILLACE". In: [http://books.google.com/books?id=VWgAAAAAMAAJ&pg=PA167 ''Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica''], Venezia: Tipografia Emiliana, 1854, Vol. LXIX, pp.&nbsp;167–171