Mancata difesa di Roma: differenze tra le versioni

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=== Annullamento dell'Operazione Giant 2 ===
Gli alleati, il giorno della dichiarazione dell'armistizio, avrebbero dovuto procedere all'attuazioneal di uno sbarco aeronavalelancio di una divisione aviotrasportata ([[Operazione Giant 2]]), in quattro aeroporti nei pressi della Capitale (Cerveteri, Furbara, Centocelle e Guidonia). La sera del 7 settembre, due ufficiali americani ([[Maxwell D. Taylor]] e William Gardiner) giunsero segretamente a Roma per concordare i particolari dell'operazione e comunicare ufficialmente che, l'indomani alle 18:30, doveva essere resa nota l'avvenuta sottoscrizione dell'armistizio. Il Primo ministro maresciallo [[Pietro Badoglio]], appositamente svegliato, data l'ora tarda, sostenne che lo schieramento italiano non avrebbe potuto resistere più di sei ore alle truppe tedesche e dettò un radiogramma per il [[Dwight Eisenhower|generale Eisenhower]], in cui si chiedeva l'annullamento dell'Operazione Giant 2 e il rinvio della dichiarazione dell'avvenuto armistizio. Per tutta risposta, la mattina dell'8 settembre, il generale Eisenhower dettò un radiogramma ultimativo al maresciallo Badoglio e richiese il ritorno dei due ufficiali americani; inoltre, dopo aver annullatosospeso – come richiesto - l'Operazione Giant 2, all'ora prevista, rese nota la stipula dell'armistizio tra l'Italia e le forze alleate dalle onde di Radio Algeri<ref>Indro Montanelli, Mario Cervi, ''L'Italia della disfatta'', Rizzoli, Milano, 1983, pag. 390 e succ.ve</ref>.
 
=== Azioni dilatorie del Capo di Stato Maggiore Vittorio Ambrosio ===