Basilica di San Magno: differenze tra le versioni

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La '''basilica di San Magno''' è la [[chiesa (architettura)|chiesa]] principale di [[Legnano]]. Intitolata a [[Magno di Milano]], [[arcivescovo di Milano|arcivescovo meneghino]] dal 511518 al 530, e costruita con uno [[Architettura|stile architettonico]] [[Rinascimento lombardo|rinascimentale lombardo]] di scuola bramantesca, è stata edificata dal 1504 al 1513. Si può ragionevolmente ritenere che il [[Progettazione architettonica|progetto]] della basilica sia stato realizzato sulla base di un disegno tracciato personalmente da [[Donato Bramante]]. Il suo [[campanile]] è stato costruito in seguito, dal 1752 al 1791. Il 19 marzo 1950 [[papa Pio XII]] ha elevato l'edificio sacro legnanese a [[Basilica minore|basilica romana minore]].
 
L'interno della chiesa è arricchito da varie opere d'arte, che sono state realizzate nei secoli mantenendo lo stile cinquecentesco lombardo - con influenze quattrocentesche - delle prime produzioni artistiche<ref name="Cita|Turri|p. 14"/><ref name="Cita|Turri|p. 18">{{Cita|Turri|p. 18}}.</ref>. Le decorazioni più importanti conservate nella basilica sono gli [[Affresco|affreschi]] della [[Volta (architettura)|volta]] principale, che sono opera di Gian Giacomo Lampugnani, i resti delle pitture cinquecentesche della [[cappella]] di [[Pietro da Verona|San Pietro Martire]], che sono state realizzate da Evangelista Luini, figlio di Bernardino, gli affreschi delle pareti e della volta della cappella maggiore, che sono stati dipinti da [[Bernardino Lanino]], e una [[pala d'altare]] del [[Giampietrino]]. Su tutte queste opere artistiche svetta<ref name="Cita|Raimondi|p. 78">{{Cita|Raimondi|p. 78}}.</ref>, per la sua rilevanza, un [[polittico]] di [[Bernardino Luini]], considerato unanimemente dagli [[Storico dell'arte|storici dell'arte]] come uno dei capolavori dell'artista lombardo, se non la sua opera migliore<ref name="D'Ilario p. 252"/><ref name="Cita|Ferrarini|p. 116">{{Cita|Ferrarini|p. 116}}.</ref>.
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[[File:Basilica di San Magno - Legnano (1960).jpg|miniatura|Sulla sinistra, la basilica di San Magno ripresa da via Girardelli in una foto del 1960]]
 
La [[rosa]]pianta della basilica è tipicamente rinascimentale: essa non ricalca più la tipica forma rettangolare allungata verso l'altare maggiore delle chiese medievali, ma presenta una pianta centrale a ottagono che permette una visione prospettica in tutte le direzioni<ref name="D'Ilario p. 246">{{Cita|D'Ilario|p. 246}}.</ref>. Essa è tipica del primo periodo rinascimentale, epoca in cui queste proporzioni divennero comuni sugli edifici religiosi sia per questioni estetiche che per problemi prospettici<ref name="Cita|Turri|p. 12">{{Cita|Turri|p. 12}}.</ref>. Con una pianta centrale il visitatore, in ogni posizione, può trovare angoli, scorci e spazi architettonici che appagano sempre la visuale: è questa mancanza di riferimenti precisi che comunica quel movimento che è tipico, come già accennato, delle opere architettoniche bramantesche<ref name="D'Ilario p. 246"/>. Le chiese bramantesche, in particolare, non possiedono una facciata principale attorno alla quale "ruotano" volumi secondari, ma hanno una serie di simmetrie e di spazi prospettici dotati pressoché della stessa importanza che formano, nel complesso, l'insieme dell'opera architettonica<ref name="D'Ilario p. 246"/>.
 
Nel Medioevo, invece, la prospettiva era tutta incentrata sull'altare maggiore: questa centralità monodirezionale, piuttosto che sull'estetica e sulla visuale del visitatore, era focalizzata sulle funzioni religiose, che avvengono appunto sulla mensa sacra principale della chiesa<ref name="D'Ilario p. 246"/>. Un celebre eccezione a questa regola realizzata nel Medioevo è il [[Duomo di Pisa]]: la chiesa medievale pisana ha una struttura architettonica che permette una visuale prospettica simmetrica e appagante in tutte le direzioni anticipando le ricerche architettoniche rinascimentali<ref name="D'Ilario p. 246"/>. Era tipicamente medievale anche la chiesa legnanese di San Salvatore, edificio religioso che venne sostituito dalla basilica di San Magno: architettonicamente era tutta incentrata sull'altare maggiore<ref name="D'Ilario p. 246"/>.