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Successivamente alla lotta patrizio/plebea e all'emanazione delle [[leggi delle XII tavole]] il pontefice vede decisamente diminuito il proprio ruolo legislativo: egli, infatti, deve attenersi non solo alla tradizione orale del ''mos'' di suo esclusivo appannaggio, ma anche alle ''leges'' scritte che contengono, a differenza del ''responsum'', principi generali applicabili i più casi. Nonostante ciò, comunque, il ''responsum'' rimane lo strumento legislativo preponderante rispetto alle ''leges'', pur perdendo sempre più la propria connotazione religiosa.
Dal [[III secolo a.C.]] l'emanazione di ''responsa'' non appartiene più solo al pontefice, ma anche al giurista, esperto laico di leggi appartenente alla nuova ''nobilitas'' di commistione patrizio-plebea. Anche la composizione sociale della classe pontificia, comunque, cambia dopo l'emanazione delle XII tavole e l'affermazione del ceto plebeo: dal 300 a.cC., infatti, anche i plebei possono accedere alla classe pontificia e tale composizione rispecchia perfettamente la composizione dell'élite romana.
 
==Nell'[[Ebraismo]]==