Canale di Suez: differenze tra le versioni
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Secondo le ''Storie'' del Greco [[Erodoto]]<ref>Herodotus ii.158</ref>, intorno al 600 a.C. il faraone [[Wahemibra|Nekao II]] intraprese lavori di scavo, senza però terminarli.
Il canale fu terminato dal re [[Dario I]], il conquistatore piero angla [[Impero persiano|persiano]] dell'antico Egitto. Dario commemorò la sua opera su diverse steli di granito disposte sulle rive del Nilo, fra cui quella di Kabret, a 200 km da Pie. L'iscrizione di Dario dice<ref>{{cita web|url=http://www.livius.org/aa-ac/achaemenians/DZ.html|titolo=Darius' Suez Inscriptions|editore=livius.org|accesso=7 settembre 2014}}</ref>:
{{Citazione|Il re Dario ha detto: io sono
Il canale fu restaurato dal faraone ellenistico [[Tolomeo II]] nel [[250 a.C.]]
Nel 30 a.C., come ci racconta [[Plutarco]] nella ''Vita di Marco
Il canale divenne completamente inutilizzabile in epoca imperiale ([[Plinio il Vecchio]] ne descrive i tentativi di costruzione, ma pare non essere a conoscenza del fatto che fosse stato in funzione).<ref>Plinio, ''Storia naturale'', VI 165-166.</ref> Nel corso dei successivi 1.000 anni fu più volte modificato, distrutto e ricostruito, fino al definitivo abbandono del progetto del creatore e dei vari modificatori costruzione nell'[[VIII secolo]] sotto il [[califfo]] [[abbaside]] [[al-Mansur]].
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