Diacono: differenze tra le versioni

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La parola greca ''diákonos'' ricorre circa trenta volte nel [[Nuovo Testamento]], e i relativi ''diakoneō'' (‘servire') e ''diakonia'' (‘ministero') ricorrono nell'insieme altre settanta volte. In sostanza, ''diákonos'' è servitore, e spesso servitore alla tavola, o cameriere.<ref>The New Bible Dictionary (Grand Rapids, Michigan; 1962), J. D. Douglas, redattore organizzativo, pag. 297.</ref>
 
Formatasi la struttura [[Gerarchia cattolica|gerarchica]], i diaconi furono inferiori solo ai [[presbitero|presbiteri]] e ai [[vescovo|vescovi]], con funzioni di assistenza di quest'ultimo che li aveva ordinati: distribuivano l'[[eucarestia]], leggevano i [[testi sacri]] ed erano dediti alla [[predicazione]].
 
Significativa è la citazione dei diaconi che nelle Sacre Scritture si ritrova negli [[Atti degli apostoli]] 6:1-7, dove vengono presentati 7 uomini di ottima reputazione, ordinati dagli [[apostoli]] mediante imposizione delle mani, perché servissero alle mense. Tuttavia dal prosieguo del racconto si comprende che ai compiti pratici si aggiungevano servizi pastorali di maggior rilievo. Stefano, ad esempio, "faceva grandi prodigi e miracoli" e, a causa del suo atteggiamento e della sua predicazione, fu lapidato. [[Filippo (diacono)|Filippo]], anch'egli "uno dei sette", era detto "l'evangelista" in quanto missionario e annunciatore del Vangelo ([[Atti degli apostoli]] cp. 8;21). Il numero di diaconi posti accanto a un vescovo era tradizionalmente di sette anche in riferimento ad Atti degli apostoli 6:1-7.