Offensiva Ostrogožsk-Rossoš': differenze tra le versioni
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Il lavoro preparatorio del generale Golikov proseguì in fretta; inoltre alcuni studi preliminari erano già pronti dai primi di dicembre ad opera del generale [[Kirill Semёnovič Moskalenko|Kirill Moskalenko]], comandante della 40ª Armata sovietica, incaricata di attaccare le posizioni ungheresi dalla testa di ponte sul Don di Storozevoje che era stata conquistata dalle truppe sovietiche fin dall'estate 1942. A partire dal 3 gennaio [[1943]] la pianificazione venne costantemente controllata sul posto dai generali Georgij Žukov e Aleksandr Vasilevskij; in particolare il primo generale (che sarebbe stato promosso a [[maresciallo dell'Unione Sovietica|maresciallo]] il 18 gennaio 1943) fece mostra del consueto irascibile attivismo, spronando i generali sottoposti alla massima velocità e alla costante attenzione per i dettagli operativi e per la segretezza del piano d'attacco<ref>{{Cita|Erickson 2002-2| p. 33|Erickson2002-2 }}; {{Cita|Scotoni 2007| pp. 419-424| Scotoni2007 }}</ref>.
[[File:Avanzata invernale.jpg|thumb|L'Armata Rossa prosegue la sua avanzata invernale.]]
A questo riguardo, alcuni giorni prima dell'offensiva il generale Žukov ebbe modo di inscenare un violento alterco con il comando del fronte proprio
Il settore del [[Don (fiume Russia)|Don]] attaccato, compreso tra la regione a sud di Voronež e quella a sud di Kantemirovka, era difeso a nord dalla 2ª Armata ungherese del generale Jany, schierata lungo il Don con nove deboli divisioni di fanteria e la mediocre riserva della 1ª Divisione corazzata ungherese dotata di un centinaio di carri armati [[Panzer 38(t)|M38]] di origine ceca e [[Panzer IV]] con cannone corto. Alle truppe ungheresi seguivano più a sud, sempre appoggiate sul Don, le forze italiane del Corpo d'Armata Alpino del generale [[Gabriele Nasci]] che allineava la [[2ª Divisione alpina "Tridentina"]], la [[156ª Divisione fanteria "Vicenza"]] e la [[4ª Divisione alpina "Cuneense"]]. Da Novaja Kalitva era schierato il 24º Panzerkorps tedesco del generale [[Martin Wandel]] con due divisioni tedesche (385ª e 387ª Divisione fanteria), il gruppo [[Waffen-SS]] ''Fegelein'', la [[3ª Divisione alpina "Julia"]] e la modesta riserva della [[27. Panzer-Division]] con qualche decina di carri armati. A [[Starobelsk]] stazionava, a copertura del comando dell'ARMIR, la [[19. Panzer-Division]] anch'essa molto sfornita di mezzi. Si trattava nel complesso di uno schieramento poco solido, con scarse riserve mobili e già minacciato sulla sinistra e anche sulla destra nel settore ungherese, dove i sovietici disponevano della importante testa di ponte a sud del Don di Storozevoje)<ref>{{Cita|Scotoni 2007| p. 436| Scotoni2007 }}; {{Cita|Valori 1951| pp. 673-674| Valori1951S }}</ref>.
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