Legge marziale in Polonia: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
ValterVBot (discussione | contributi)
m →‎Note: sostituisco template References, replaced: {{References|2}} → <references/>
Nessun oggetto della modifica
Riga 1:
La '''legge marziale in Polonia''' ({{pl}} ''Stan wojenny w Polsce jaa'', "stato di guerra in Polonia") si riferisce al periodo di tempo dal 13 dicembre [[1981]] al 22 luglio [[1983]], quando il governo [[comunismo|comunista]] della [[Repubblica Popolare Polacca]] limitò drasticamente la vita quotidiana con l'introduzione della [[legge marziale]], nel tentativo di schiacciare l'opposizione politica, guidata dal movimento di [[Solidarność]]. Migliaia di attivisti dell'opposizione furono internati senza accuse formali, e fino a 100 persone vennero uccise<ref>[http://news.bbc.co.uk/2/hi/europe/6175517.stm Repressione comunista, news.bbc.co.uk, 13 dicembre 2006]</ref>. Anche se la legge marziale fu revocata nel [[1983]], molti dei [[prigionieri politici]] non vennero rilasciati fino all'[[amnistia]] generale del [[1986]].
 
== Dichiarazione della legge marziale ==
La locuzione in [[lingua polacca|polacco]] è ''Stan wojenny'', che si traduce letteralmente in ''stato di guerra''.
Anche se non c'era una guerra reale al momento, la giunta militare guidata dal generale dell'esercito [[Wojciech Jaruzelski]] e dal [[Consiglio Militare di Salvezza Nazionale]] (''Wojskowa Rada Ocalenia Narodowego'', WRON) usurparono per sé i poteri riservati per il tempo di guerra, da cui il nome. Il piano venne presentato ai sovietici prima della dichiarazione del marzo [[1981]], in particolare al primo ministro sovietico [[NikolaiNikolaj TikhonovTichonov]]. Apparso alla televisione polacca alle 06:00 del 13 dicembre [[1981]], il generale dell'esercito [[Wojciech Jaruzelski]], dichiarò la legge marziale in Polonia<ref>[http://www.konflikty.pl/a,395,Czasy_najnowsze,Przemowienie_gen._Jaruzelskiego.html Testo originale]</ref>.
 
{{citazione|Oggi mi rivolgo a voi come soldato e come capo del governo polacco. Mi rivolgo a voi riguardo a questioni di straordinaria importanza. La nostra patria è sull'orlo del collasso. I risultati di molte generazioni e la casa polacca che è stata costruita dalla polvere sono in procinto di trasformarsi in rovina. Le strutture dello Stato cessano di funzionare. Ogni giorno offre nuovi colpi per il declino economico (...) Il clima di conflitti, incomprensioni, odio provoca la degradazione morale, supera i limiti di tolleranza. Gli scioperi, la prontezza allo sciopero, e le azioni di protesta sono diventati una norma di vita. Anche i giovani studenti vi sono stati coinvolti. Ieri sera, molti edifici pubblici sono rimasti sequestrati. Grida si levano, di rappresaglie fisiche contro i 'rossi', contro persone che hanno opinioni diverse. I casi di terrorismo, minacce, vendetta e di violenza, anche diretti, sono in aumento. Un'ondata di impudenti delitti, rapine e furti è in corso in tutto il paese. Le fortune degli squali del mercato nero, già a milioni, sono in crescita. Caos e demoralizzazione hanno raggiunto la dimensione di una catastrofe. Le persone hanno raggiunto il limite di tolleranza psicologica. Molte persone sono preda della disperazione. Non solo i giorni, ma ciascuna ora sta portando l'intera nazione al disastro (...) Cittadini! Il carico di responsabilità che ricade su di me in questo momento drammatico nella storia della Polonia è enorme. E'È mio dovere di prendere questa responsabilità - per quanto riguarda il futuro della Polonia, per la quale la mia generazione ha combattuto su tutti i fronti della guerra e per i quali ha sacrificato i migliori anni della propria vita. Dichiaro che oggi il Consiglio Militare di Salvezza Nazionale è stato formato. In conformità con la Costituzione, il Consiglio di Stato ha imposto la legge marziale in tutto il paese. Vorrei che tutti capissero i motivi delle nostre azioni. Il nostro obiettivo non è un colpo di stato militare, una dittatura militare (...) Nel lungo termine, nessuno dei problemi della Polonia può essere risolto con l'uso della violenza. Il Consiglio Militare di Salvezza Nazionale non sostituisce gli organi costituzionali del potere. Il suo unico scopo è quello di mantenere l'equilibrio giuridico del paese, per creare le garanzie che dìano la possibilità di ripristinare l'ordine e la disciplina. Questo è il modo migliore per portare il Paese fuori dalla crisi, per salvare il paese dal collasso (...) Mi appello a tutti i cittadini. Un tempo di difficili prove è arrivato. E dobbiamo superarle, al fine di dimostrare che siamo degni della Polonia. Davanti a tutto il popolo polacco e al mondo intero vorrei ripetere le parole immortali: ''[[Mazurek Dąbrowskiego|La Polonia non è ancora perduta, finché viviamo ancora]]!''|[[Wojciech Jaruzelski]], ''Stan wojenny w Polsce 1981-1983''}}
 
== La legge marziale ==