Vitige: differenze tra le versioni
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Nella letteratura epica fiorita intorno alla figura di [[Þiðrekssaga|Dietrich von Bern]] ([[Teodorico il Grande|Teodorico da Verona]]) il personaggio di Witege (Vitige, in norreno Viðga), svolge un ruolo di primaria importanza. Egli è figlio del mitico fabbro [[Wieland il fabbro|Wieland]] e a dodici anni lascia la casa paterna per cercare avventure. Giunto a Bern ([[Verona]]), sfida a duello il giovane principe Dietrich e lo sconfigge grazie alla propria spada, Mimung, la migliore fabbricata da suo padre. Dietrich e Witege stringono un patto di fratellanza. Altri eroi entrano al servizio di Dietrich, fra questi il vecchio maestro d'armi Hildebrant e il valoroso Heime. Durante la spedizione di Dietrich e Etzel ([[Attila]]) conto il re nemico Osantrix, Witege viene catturato e tenuto prigioniero. Vildifer, suo fedele amico, organizza tuttavia uno stratagemma per liberarlo: travestitosi da orso, si infiltra alla corte di Osantrix grazie all'aiuto del menestrello Isung. Dopo aver scoperto dove Witege è tenuto prigioniero, Vildifer uccide Osantrix e fugge con l'amico.
In seguito all'episodio scoppia una lite tra Witege e Heime per la proprietà della spada Mimung, che il secondo aveva preso dopo che il
Per ottenere la mano della bella Bolfrina, Witege lascia la corte di Dietrich e
Dopo diversi anni Dietrich, grazie al sostegno di Etzel, organizza una campagna per riconquistare il proprio regno: riuscito a sconfiggere lo zio, ritorna alla corte di Etzel per sposarne la nipote, Herrat, dopo aver affidato a Witege la città di Raben ([[Ravenna]]). Durante l'assenza di Dietrich, Witege consegna la città a Ermrich e Dietrich è costretto a fare ritorno in Italia per sconfiggere nuovamente lo zio.
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