Alfabeto tibetano: differenze tra le versioni

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L'invenzione dell'alfabeto tibetano è attribuita a [[Thonmi Sambhota]] nella metà del [[VII secolo]]. Secondo la tradizione Thonmi Sambhota, un ministro di [[Songtsen Gampo]] (569-649), fu inviato in [[India]] per studiare l'arte della [[scrittura]] che introdusse in [[Tibet]]. La forma delle lettere è infatti basata su un alfabeto indiano di quel periodo, ma quale tra i vari presenti all'epoca rimane oggetto di controversie.
 
Ci sono tre sistemi ortografici standardizzati dopo l'invenzione della scrittura. Il più importante, utilizzato per la traslitterazione delle scritture buddhiste, fu elaborato nel corso del [[IX secolo]]. L'ortografia tibetana non fu più alterata da allora, nonostante i cambiamenti sul piano della lingua parlata. Questo ricade anche sulle traslitterazioni: ad esempio "བཀའ་བརྒྱུད"་, (il lignaggio della "Trasmissione Orale", una delle 4 principali scuole del Buddhismo tibetano), "[[Kagyu]]" (lingua parlata) si traslittera "Bka'-rgyud.brgyud" (lingua scritta).
 
== Descrizione ==