Batavi (legione romana): differenze tra le versioni

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== Storia ==
 
Vengono nominati dalle fonti assieme agli ''[[Heruli]]'', ed è probabile che le due unità combattessero assieme. I ''Batavi'' fecero parte dell'esercito del [[cesare (titolo)|cesare]] [[Giuliano (imperatore romano)|Giuliano]], partecipando alla [[battaglia di Strasburgo]] nel 357: disposti nella seconda linea assieme ai ''[[Reges]]'', i ''Batavi'' ressero l'assalto della preponderante fanteria [[alamanni|alamanna]] dopo che questa aveva spazzato via la prima linea; respinti indietro fino ai piedi della collina in cui c'era il campo romano, i ''Batavi'' ottennero il soccorso degli uomini messi a guardia del campo e riuscirono a respingere il nemico, obbligandolo ad una disastrosa fuga.<ref>Whitby, Michael, ''Rome at War Ad 293-696'', Osprey Publishing, 2002, ISBN 1841763594, p. 42.</ref>

Nel [[360]], prima che Giuliano ricevaricevesse l'ordine dell'imperatore [[Costanzo II]] di inviargli la maggior parte delle sue truppe, i ''Batavi'', assieme agli ''Heruli'' e a due ''numeri Moesiacorum'', formarono una forza sotto il comando del ''[[magister militum]]'' di Giuliano, [[Lupicino]], che si diresse in [[Britannia Romana|Britannia]], probabilmente per sedare una rivolta. Non è noto quando, ma gli ''Heruli'' e i ''Batavi'' ritornarono sul continente, perché in occasione della rivolta britannica contro [[Valentiniano I]] sedata nel 367-369 dal ''[[comes]]'' [[Conte Teodosio|Teodosio]] e nota come [[Grande Cospirazione]], le due unità vennero inviate nuovamente in Britannia assieme agli ''[[Iovii]]'' e ai ''[[Victores]]'', sbarcando a [[Richborough]] e dirigendosi su [[Londra]].<ref>Esmonde Cleary, A. Simon, ''The Ending of Roman Britain'', Routledge, 2000, ISBN 0415238986, pp. 44-45.</ref>
Non è noto quando, ma gli ''Heruli'' e i ''Batavi'' ritornarono sul continente, perché in occasione della rivolta britannica contro [[Valentiniano I]] sedata nel 367-369 dal ''[[comes]]'' [[Conte Teodosio|Teodosio]] e nota come [[Grande Cospirazione]], le due unità vennero inviate nuovamente in Britannia assieme agli ''[[Iovii]]'' e ai ''[[Victores]]'', sbarcando a [[Richborough]] e dirigendosi su [[Londra]].<ref>Esmonde Cleary, A. Simon, ''The Ending of Roman Britain'', Routledge, 2000, ISBN 0415238986, pp. 44-45.</ref>
 
I ''Batavi'' presero parte anche ad una delle più significative battaglie dell'antichità, la [[Battaglia di Adrianopoli (378)]], durante la quale vennero schierati nella riserva, ma vennero comunque travolti dai [[Goti]]. La ''[[Notitia dignitatum]]'', un documento redatto negli [[anni 400]]-[[anni 420|420]], riporta la disposizione dei ''Batavi seniores'' e dei ''Batavi iuniores'', le due unità di ''[[auxilia palatina]]'' in cui vennero suddivisi i ''Batavi'' tra gli imperatori [[Valentiniano I]] e [[Valente]], e poi entrati a far parte degli eserciti d'Occidente e d'Oriente. I ''Batavi seniores'' sono elencati sia sotto il comando del ''magister militum praesentalis'' in Oriente che sotto quello del ''[[magister peditum]]'' per l'Italia in Occidente. I ''Batavi iuniores'' sono invece elencati sotto il comando del ''magister peditum'' per l'Italia, ma vennero poi probabilmente mandati a rafforzare l'esercito di Gallia, in quanto figurano anche sotto il ''[[magister equitum]]'' per la Gallia.<ref>La ''Notitia dignitatum'' è un documento che non rappresenta la disposizione delle truppe in un dato istante, ma piuttosto venne aggiornata in momenti diversi nel periodo tra la fine del IV e l'inizio del V secolo.</ref>