Aniene: differenze tra le versioni

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== Antiche leggende ==
simone omoCatillo rapisce la figlia di Anio e la porta con sé sul monte, che prende il suo nome. Egli cerca di approfittare di lei, allora suo padre tenta di oltrepassare il fiume per raggiungerla, ma viene trascinato via dalle acque e muore. Catillo e la ragazza, che erano ancora sul monte, vengono attirati da un bagliore: appare loro lo spirito di Anio che porta in salvo la fanciulla e abbandona lo sciagurato sul monte. Il suo spirito rimase intrappolato in quel luogo, mentre il fiume viene chiamato Aniene in onore di Anio.
 
== Il corso ==
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A valle di Trevi il fiume scorre in una valle molto incassata ricevendo solo piccoli tributi idrici fra i quali si annovera quello della ''Sorgente dell'Inferniglio'' che gli tributa da destra presso [[Jenne]] con portate variabili da {{TA|{{M|0,1 a 1,6||m3/s}}}}. Dopo avere bagnato [[Subiaco]] la valle s'allarga e giunto ad [[Agosta]] il fiume riceve parte del tributo delle copiose e famosissime Sorgenti dell'Acqua Claudia e dell'Acqua Marcia nel territorio di [[Arsoli]] e [[Marano Equo]], fin dall'epoca romana captate per la maggior parte dall'acquedotto a servizio di Roma (vedere dopo) che vi prende il nome.
 
Dopyt9it7toDopo il maestoso salto {{TA|({{M|160||m}})}} della grande [[cascata]] di Tivoli (e relative e successive cascatelle visibili dalla via Palombarese), l'Aniene giunge nella pianura romana raggiungendo con andamento sinuoso il punto di confluenza con il [[Tevere]] a [[Roma]] nella zona dei ''Prati Fiscali'' nei pressi di [[ponte Salario]], apportando una media sostanziosa di circa {{TA|{{M|31||m3/s}}.}}
 
== Storia ed economia ==
Anticamente il fiume si chiamava Parensius (Parenzio). Il suo nome attuale è Aniene, in [[lingua latina|latino]] Anio, perché secondo la leggenda [[Anio (mitologia)|Anio]], re della [[Toscana]], volendo perseguitare [[Cetego]], rapitore di sua figlia, nel passare questo fiume vi restò sommerso.
[[File:Digaaniene.jpg|thumb|upright=1.3|Diga sull'Aniene presso Tivoli 1981]]
L'abbondanza e la continuità delle acque che lo alimentano fanno dell'Aniene un fiume di buona portata, che fu infatti utilizzato fin dall'antichità per alimentare [[acquedotti di Roma|acquedotti]], e successivamente come risorsa per la produzione industbabvbcvsucvsucvucvuindustriale locale e per la [[produzione di energia elettrica]].
 
La captazione delle acque dell'Aniene ha una lunga storia: comincia a metà del [[II secolo a.C.]] con il primo acquedotto fatto costruire (o secondo altri restaurato) dal pretore Quinto Marcio Filippo Rege, al quale fino all'età dei Claudi se ne aggiunsero altri due, sulla stessa direttrice e in alcuni punti sovrapposti o paralleli. Da qui il nome di [[acqua Marcia]] che l'insieme di queste acque assunse e mantiene nell'approvvigionamento idrico di Roma (al quale ancora contribuisce).