Convenzione internazionale sulla ricerca ed il salvataggio marittimo: differenze tra le versioni

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== Italia ==
{{vedi anche|Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera}}
In [[Italia]] ad essere investito per legge delle funzioni SAR in mare è il [[Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera|Corpo delle capitanerie di porto]], il quale, pur essendo uno dei corpi specialistici della [[Marina Militare]] italiana, svolge compiti relativi agli usi civili del mare con funzioni amministrativo-burocratiche, di [[Polizia giudiziaria (diritto italiano)|polizia giudiziaria]] e di [[guardia costiera]]<ref>http://www.marina.difesa.it/conosciamoci/organizzazione/guardiacostiera/Pagine/default.aspx</ref>.
 
L'organizzazione a livello terirritoriale è stata definita con il decreto interministeriale dell'8 giugno 1989<ref>Pubblicato nella [[Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana]] del 24 giugno 1989, n. 14.</ref>. Essa è attualmente ripartita in:
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Nell'ambito della funzion di [[ricerca e soccorso]], il suo braccio operativo, ovvero la ''[[guardia costiera]]'' svolge la funzione di coordinamento generale dei servizi di soccorso marittimo (di cui all'articolo 3, comma 1, lettera "a", del decreto del presidente della Repubblica 28 settembre 1994, n. 662), ed è l'organo competente per l'esercizio delle funzioni di ricerca e salvataggio in mare (ai sensi degli articoli 69, 70 e 830 del [[codice della navigazione]]), di disciplina, monitoraggio e controllo del traffico navale, di sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, nonché delle relative attività di vigilanza e controllo, ai sensi del codice della navigazione, della legge 28 dicembre 1989, n. 422 e delle altre leggi speciali.
 
Il regolamento di attuazione della convenzione di [[Amburgo]] del 1979 sul soccorso marittimo (d.P.R. 28 settembre 1994, n. 662), è il documento di coordinamento in materia di ricerca e soccorso in mare. Esso dispone l'organizzazione del sistema di soccorso secondo precisi criteri aderenti alla normativa internazionale. In questo assetto, Il Comando generale del Corpo delle capitanerie di porto, attraverso la propria centrale operativa, ha assunto le funzioni di "''Italian Maritime Rescue Coordination Centre''" con l'acronimo IMRCC (''Centro nazionale di coordinamento del soccorso marittimo''). L'IMRCC, in tale veste, assume il coordinamento delle operazioni di soccorso in mare nell'area marittima SAR (''search and rescue'') di competenza italiana, mantenendo collegamenti internazionali con gli omologhi di altri Stati in caso di soccorso in favore dei mezzi e cittadini italiani al di fuori della propria area di competenza; analogamente, è incaricato del soccorso a mezzi e persone straniere nelle acque italiane. In questo ambito le direzioni marittime, con le loro sale operative, assumono le funzioni di ''centri secondari di soccorso marittimo'' (MRSC) e assicurano il coordinamento delle operazioni SAR nelle aree di loro competenza, secondo i piani di soccorso o in base alle deleghe dell'IMRCC.
 
Tutti gli altri uffici periferici del Corpo delle capitanerie di porto, sono classificati UCG (Unità costiere di guardia), i quali hanno la facoltà di coordinamento degli eventi SAR che accadono nelle proprie giurisdizioni, sempre secondo le deleghe permanenti o degli organi sovraordinati.